Pil Usa: previsioni 2019. Sorprese in arrivo?

Pil

Nei prossimi giorni verrà pubblicato il Pil Usa. Come sarà il dato?

Pil Usa: in calo oppure no? Una domanda che riguarda l’intero 2019. Le previsioni degli esperti.

Economia Usa

Recentemente si sono moltiplicati gli allarmi sull’economia Usa. Infatti i dati macro sulla produzione non sono stati al meglio, nonostante un mercato del lavoro che ha visto una disoccupazione ai minimi dal dopoguerra ad oggi.

Lo stesso presidente Usa Donald Trump ha dovuto accettare un Pil, per il 2018, leggermente al di sotto delle attese. Infatti Washington archivia l’anno che si è appena concluso con un risultato al 2,9% contro un target al 3%.

Pil e la zavorra del quarto trimestre 2018

Un saldo che, sebbene in positivo, è stato caratterizzato anche da una revisione al ribasso dei risultati del quarto trimestre del 2018. Infatti le la performance del quarto trimestre 2018 con lo stesso periodo del 2017 ha registrato un + 3%, quella tra il terzo trimestre ed il quarto, sempre del 2018 si è chiusa in perdita. Infatti il +2,6% degli ultimi tre mesi dello scorso anno sono stati rivisti al ribasso con un +2,2%.

Da qui la preoccupazione: vista nell’insieme, questa serie di segnali, è il segno di un rallentamento in atto?

Rallentamento in atto?

Una domanda che potrebbe trovare conferma già nei dati di venerdì prossimo con la pubblicazione del Pil del primo trimestre 2019. Stando alle previsioni degli esperti, in particolare di Commerzbank, l’economia americana non entrerà in recessione nel primo trimestre.

Un quadro che spazzerebbe via le paure che si erano diffuse a fine 2018 e che avevano creato una vera e propria tempesta sui mercati.

Anzi, stando alle previsioni si potrebbe iniziare a vedere un aumento del Pil al 2,5% annuo. Ovvero dal primo trimestre 2018 al primo trimestre 2019.

Le previsioni degli esperti per il 2019

Sempre stando alle parole degli analisti di Commerzbank è da vedere anche un aumento dei dati su investimenti nel settore privato e numero delle costruzioni di nuove case. A dare una mano potrebbero essere anche le esportazioni nette.

Tutto a posto dunque?

Non proprio: il Pil nel suo complesso potrebbe vedere un rallentamento al 2,5% contro il già citato 2,9% dello scorso anno. Anche da Goldman Sachs fanno sapere che non temono il rischio recessione.

Almeno non immediatamente.

La view di Goldman Sachs

La banca d’affari Usa, secondo quanto riporta Bloomberg, concorda con Commerzbank per un Pil al 2,5% nel 2019 e del 2,3% nel 2020 con una disoccupazione al 3,7% per la fine di dicembre che scenderà al 3,3% l’anno prossimo.

Non solo, ma secondo Goldman, i tassi resteranno fermi fino a quarto trimestre 2020 con un possibile rialzo, eventualmente, solo all’inizio del 2021.

Un quadro, quello dei tassi fermi, che potrebbe rappresentare un fattore di vantaggio per una possibile rielezione dell’attuale presidente Donald Trump.

 

 

 

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