PIL Italia si torna a quota zero. PIL UE stabile

Pil Italia

Dopo gli eccezionali dati sull’occupazione l’Italia prova a rimettere, con molta molta calma, la testa fuori dall’acqua anche come PIL.

Riportarsi a zero, dopo il segno meno di un mese fa, non è certo gran cosa ma è comunque segnale un minimo di vitalità ritrovata.

L’Italia non si sta arrendendo a una recessione per alcuni inevitabile ma sta provando a contrastarla seriamente.

I dati occupazionali di cui abbiamo scritto in mattinata promettono anche un ulteriore miglioramento prossimo a venire sul PIL stesso.

Tabella dati macroeconomici UE

Indice principali prezzi al consumo (Annuale) 0,9% 1,0% 1,1%
PIL (Annuale) 1,1% 1,0% 1,2%
PIL (Trimestrale) 0,2% 0,2% 0,4%
Tasso di disoccupazione (Giu) 7,5% 7,5% 7,6%
PIL italiano (Annuale) (2° trim.) 0,0% -0,2% -0,1%
PIL italiano (Trimestrale) (2° trim.) 0,0% -0,1% 0,1

 Per il PIL italiano stiamo parlando di uno zero, quindi di un risultato ancora molto precario che però, unito ai dati occupazionali odierni, assume un valore intrinsecamente più significativo.

Area UE in linea con le attese

Sono stati pubblicati anche i dati dell’Unione  Europea nel suo complesso.

E anche qui il PIL ha segnato un marginale progresso rispetto al consensus con +1.1% versus +1% seppure in calo rispetto al precedente +1.2%.

Quindi da questa angolazione, comunque significativa, l’Italia ha fatto meglio dell’UE.

Stessa cosa dove il +0.2% trimestrale è sì in linea con le aspettative ma sotto il dato scorso che venne fissato a +0.4%.

Quindi come Italia siamo in leggero contro trend.

Se la BCE si muoverà bene Ftse Mib in forza

Se la BCE azzeccherà le mosse promesse potremmo essere tra quelli a goderne maggiori e più immediati vantaggi.

Ftse Mib compreso!
In fin dei conti la nostra Borsa è una di quelle più distanti dai propri massimi storici e considerato il peso del settore bancario è qui che si giocherà la svolta del rilancio o meno.

La BCE darà veramente la possibilità alle banche di alleggerirsi dei titoli che da anni le frenano?

Se c’è una volta che il detto “mal comune mezzo gaudio” vale qualcosa è proprio adesso.

Nel senso che con una Deutsche Bank in grande difficoltà è lecito attendersi una BCE molto manovriera ad ampio raggio.

E certo la banca centrale non potrà fare differenze tra quanto riserverà alla mega banca tedesca e alle altre banche UE.

Banche italiane comprese.

Stay tuned!

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