Le ultime proiezioni della agenzia di rating Fitch Ratings non sono per niente confortevoli per i vari Paesi europei ma per l’Italia sono un vero disastro. Si stima infatti PIL crescita zero fino al 2025 per l’Italia.
Le prospettive di sviluppo economiche per i prossimi anni sono molto preoccupanti in quanto le varie economie europee saranno in affanno e le stime di crescita molto più basse rispetto a quelle previste.
L’epidemia ha veramente colpito in modo duro tutta l’area euro, in particolar modo l’Italia.
La chiusura totale è stata una vera mannaia sull’economia ed in modo specifico sulle micro imprese che saranno spazzate via dal mercato con costi sociali enormi.
Per i dipendenti pubblici non è cambiato niente ma per gli altri senza tutele sono problemi seri.
Futuro molto incerto per tutte le economie avanzate.
Secondo Fitch l’epidemia di coronavirus avrà un impatto molto più lungo rispetto alle previsioni di alcuni mesi fa.
Il PIL di molti paesi sviluppati resterà di almeno 3 o 4 punti percentuali sotto i livelli di pre-crisi e per l’Italia il quinquennio 2020-2025 sarà un periodo a crescita a saldo zero.
Una parte consistente del PIL italiano, il 14% circa, è legato direttamente o indirettamente al turismo ed è in questo settore che la crisi ha morso in maniera più dura.
Recuperare circa 10% di PIL per un Paese molto indebitato come l’Italia non sarà certo una impresa facile.
In Italia ci sono vari fattori che non aiutano: burocrazia elevata e classe politica non adeguata.
La burocrazia è uno dei fattori che non permetterà di far muovere velocemente l’economia e quindi velocizzare la ripresa.
Sulla classe politica non ritengo di aggiungere altro, il loro modo di operare è palese ogni giorno.
PIL crescita zero fino al 2025 per l’Italia
La sfida per il futuro non sarà certo facile.
Il problema è legato alle incertezze su un eventuale vaccino sicuro e la possibilità di nuovi focolai di infezione che non permettono previsioni certe.
L’agenzia, basandosi sugli elementi estrapolati dalle crisi precedenti, ha elaborato che gli USA per uscire dalla crisi precedente hanno dovuto aspettare 3 anni e mezzo, la Gran Bretagna 5.
In base a questo hanno previsto un quinquennio di scarsa ripresa economica.
Quali saranno i mercati migliori nel futuro?
Come sempre i tecnologici non risentiranno molto della crisi, anzi da questa usciranno rafforzati maggiormente.
I migliori: quelli legati alle vendite on line.
Il lavoro da casa sarà incentivato e quindi proprio queste società ne ricaveranno i maggiori vantaggi.
I Paesi emergenti forse potranno essere una valvola di sfogo per investimenti mirati ma supportati da piani di accumulo per fare in modo di appiattire gli eventuali rendimenti ma anche di minimizzare le eventuali perdite.