Pil americano rivisto al ribasso. Cosa accadrà ora?

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Il Pil Usa è stato rivisto al ribasso. Un risultato che se non conferma la recessione, sicuramente indica il rallentamento in atto.

I numeri e le previsioni per il Pil

Dal precedente 3,5% del terzo trimestre 2018 si è arrivati al definitivo 2,2% del quarto. Un risultato che scende anche sia al di sotto della lettura preliminare ma anche delle previsioni, già di per sé pessimiste, ferme al 2,4%. Complessivamente, il 2018 si è chiuso con un aumento del 2,9%, leggermente al di sotto del target fissato da Donald Trump per una crescita del 3%. anche se, recentemente, il tycoon ha accusato la Federal Reserve di non aver permesso una crescita che sarebbe potuta essere del 4%.

La colpa della Fed?

l responsabili, stando alle parole dell’inquilino della Casa Bianca, sarebbero il governatore Jerome Powell e la sua politica sui rialzi dei tassi d’interesse. Senza strette monetarie, infatti, per Trump non sarebbe stato difficile arrivare al 4% del Pil. Invece il saldo definitivo, come oggi sottolineato, è stato del 2,9%. Un 2018 che ha visto 4 aumenti del costo del denaro, aumenti contro i quali il presidente si è sempre scagliato con forza. Una forza tale da portarlo a dichiarare di essersi pentito di aver scelto Powell come governatore. Ma è stato lo stesso Powell a rassicurare gli investitori.

Le previsioni per il primo trimestre

Infatti il numero uno della Federal Reserve ha ricordato che i fondamentali economici sottostanti rimangono forti. Intanto partono già le previsioni per il Pil del primo trimestre. I numeri degli esperti, però, non vanno oltre l’1,5%. Ma in questo caso, però, oltre ai venti contrari più volte citati, soprattutto a livello internazionale, ce ne sarebbero altri. Infatti la spinta data dalla riforma fiscale inizierebbe a venire meno.

Debito e riforma fiscale

Si tratta, infatti, di provvedimenti che hanno ormai un anno e mezzo di vita e che non possono essere ripetuti nel breve tempo. Indirettamente legato a questo, ci sarebbe anche quello del debito pubblico ancora in aumento. Un debito che proprio la riforma fiscale e il taglio delle aliquote, rischia di far esplodere.

Un 2018 finito male

Tornando ai dati sul Pil, si tratta di una lettura finale che riguarda un trimestre turbolento. La fine del 2018 ha infatti registrato su Wall Street una serie di ribassi che hanno portato i listini americani a vedere il peggior dicembre dai tempi della recessione. Un’anomalia se si pensa che proprio l’ultimo trimestre è il periodo migliore, grazie anche agli acquisti natalizi.

 

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