Pictet: ripresa economica? Ci sono tanti rischi

Pictet

Nonostante ci sia un ritorno della fiducia sui mercati, per Pictet ci sarebbe una sottovalutazione dei rischi all’orizzonte.

Primo trimestre da favola

Come è noto, l’ultima parte del 2018 è stata caratterizzata da una vera e propria tempesta sui mercati. Tempesta che, alla fine dei conti, è nata proprio dalle paure di un rallentamento economico a sua volta potenzialmente zavorrato da scelte di politica economica aggressiva da parte della Federal Reserve.

Pictet: l’incognita

Ma con il tempo, e forse grazie anche alle pressioni del presidente Usa Donald Trump, la banca centrale Usa, e per lei il suo governatore Jerome Powell, ha deciso di cambiare rotta. Nel 2019 non ci sarà alcun rialzo del costo del denaro.

Una decisione che ha calmato molte delle ansie. Non solo, ma sulla via della risoluzione anche l’altra grande incognita: la guerra commerciale sino-americana.

Prospettive per il prossimo trimestre

Ecco spiegato perché le borse in questo primo trimestre del 2019 hanno registrato rialzi a due cifre. L’Italia è arrivata a superare il 20%, il Dax anche il 15%, un iter che ha accomunato Europa e Stati Uniti.

Eppure tutto ciò non è stato sufficiente per gli analisti di Pictet Asset Management che guardano con diffidenza verso l’orizzonte del resto dell’anno. Sullo sfondo, infatti, resta ancora un progressivo deterioramento della crescita economica.

Deterioramente che creerebbe pressione sugli utili societari. Infatti i cambiamenti dello scenario in generale possono attenuare le tensioni cosa che hanno fatto. Ma sicuramente, per Pictet, non cambiano la situazione di base.

Dopo una crescita degli utili 2018 che, in media, è arrivata al +15%, il consensus sul 2019 non va oltre un 6%. Per Pictet, invece, ci si potrebbe accontentare di un 1-2%.

Pictet: cosa evitare?

Vittima illustre sarebbe il mercato occidentale in generale e, più nello specifico, quello statunitense. Infatti la borsa Usa deve fare i conti con valutazioni molto alte. Forse troppo.

Per questo motivo il consiglio che si sentono di dare è quello di evitare le azioni e puntare alla liquidità.

Qualche vantaggio dal cambio di rotta della Fed potrà essere sfruttato: gli emergenti, infatti, sarebbero i primi beneficiari di un dollaro debole. Tra i settori da preferire, quello della sicurezza.

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