Piazza Affari sui massimi di seduta

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MILANO (Reuters) – Piazza Affari prende decisamente la via del rialzo nel primo pomeriggio con le banche che alzano la testa, ampliando il sostegno al mercato già offerto da utility come ENEL (MI:ENEI) e da titoli legati alle quotazioni del petrolio come TENARIS (MI:TENR), entrambi in rialzo di due abbondanti punti percentuali.

** Attorno alle 15,30 l’indice FTSE Mib sale dello 0,85%, AllShare +0,75% ma lo Star cede ancora lo 0,25%. Volumi per un controvalore intorno a 1,37 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è leggermente migliorato rispetto alla tarda mattinata e sale dello 0,15%.

** Nelle sale operative si parla di rimbalzo dopo la debolezza di ieri alimentata dalle parole del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, secondo il quale i mercati reagiranno negativamente alle elezioni in Italia per la mancanza di un governo operativo. Sempre ieri Juncker ha successivamente corretto il tiro, affermando chedi aver fiducia nel voto degli italiani. “Il 4 marzo gli italiani (voteranno)… Qualunque sia l’esito, sono sicuro che avranno un governo che assicurerà che l’Italia mantenga un ruolo centrale in Europa e per la definizione del suo futuro”, ha scritto il presidente lussemburghese in una nota diffusa da Bruxelles.

** Aiuta anche Wall Street, dove gli indici sono partiti in rialzo di almeno mezzo punto percentuale.

** Resta tonica TIM, spinta dalle indiscrezioni sul possibile abbandono delle trattative per creare una joint venture nei contenuti con Canal+.

** Il paniere dei bancari italiani avanza dello 0,6%, in controtendenza rispetto alla debolezza di quello europeo (-0,25%) con il denaro che premia in particolare BANCO BPM (MI:BAMI) e BPER (MI:EMII). Resta sotto pressione MPS (MI:BMPS), scesa fino ad un nuovo minimo di 3,099 euro proprio oggi.

** Automotive italiano a più velocità: lo stoxx europeo riduce le perdite ma a Milano restano negative FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) e CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL; virano in positivo FERRARI (NYSE:RACE) ma soprattutto BREMBO. Nel comparto, fuori dal paniere principale, SOGEFI resta pesante.

 ** Sui massimi di seduta RCS (MI:RCSM), spumeggiante con un rialzo di oltre il 3% a 1,12 euro. Oggi l’azionista di maggioranza Urbano Cairo ha detto che, da quando ha assunto la guida del gruppo editoriale, il debito è sceso di 8 milioni al mese. L’imprenditore ha rilevato il controllo della società editoriale nell’estate del 2016, ereditando un debito di 430 milioni.

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