Per Piazza Affari si prevede una giornata senza troppe sorprese. D’altra parte gli investitori in questo momento di confusione stanno cercando di non esporsi troppo e attendono conferme dalle chiusure odierne. Mercoledì il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che un accordo sui dazi potrebbe arrivare prima del previsto. Ieri un diplomatico cinese ha detto che arriveranno a risultati se le parti mostreranno buona volontà. Il mercato è però cauto, considerati l’inchiesta formale per l’impeachment di Trump, il caos politico in Inghilterra e le conseguenze della Brexit.
Oggi gli analisti stanno portando attenzione verso due società quotate a Piazza Affari: Eni ed Unicredit.
Il Ftse Mib Future continua a rimanere in attesa sotto i 22.000 dopo che nei gironi scorsi si era portato rapidamente in area 21.430.
Crediti in sofferenza per la banca
Oggi è stata ufficializzata la cessione dei crediti deteriorati da parte di Unicredit (MIL:UCG) . Questi crediti deteriorati derivano di contratti di credito ipotecario prestato alle PMI. Questo portafoglio ha un valore di 735 milioni di euro che è stato ceduto Illimity. Questa operazione fa parte della ristruttutazione e pulizia del bilancio di Unicredit. Questo perché da pare della banca c’è una grande volontà di ridurre le esposizioni deteriorate. Questa mossa è piaciuta agli investitori.
Eni sempre al massimo a Piazza Affari
Nuovo acquisto per Eni (MIL:ENI), che rileva gli asset di Exxon in Norvegia del valore di 4,5 miliardi. Grazie a questa acquisizione condotta da VarEnergi (detenuta da Eni per il 70%) e dal fondo HitecVison. La società diventerà la seconda major del paese con 300mila barili di produzione al giorno di petrolio e gas. Questa decisione è per consolidare la sua presenza in Scandinavia. Inoltre la Norvegia sta diventando una dell’economie più importanti nel settore della produzione di petrolio e gas. Questa acquisizione darà un ottima spinta al titolo quotato a Piazza Affari soprattutto da qua a fine anno.
