Piazza Affari e i mercati europei rimbalzano

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Piazza Affari riprende la corsa e snobbando le paure della vigilia arriva alle 13 ad un saldo parziale dello 0,5% accompagnata da un’Europa che cammina sulla stessa strada. Allo sesso orario, infatti, il Dax galleggiava poco sopra la parità con lo 0,15%, poco distante dal Cac40 a 0,2% mentre il più indeciso era il Ftse100 a 0,03% a causa per lo più dell’attesa sul vertice di domenica che dovrebbe ricevere l’ok da parte dell’Unione sul testo per la regolamentazione della Brexit. Sempre che la Spagna non torni a sollevare la questione Gibilterra.

Piazza Affari: Europa e dati macroeconomici in forte rallentamento

Con Wall Street chiusa ieri per la festività del Giorno del Ringraziamento e con il Black Friday in arrivo che la costringerà ad un mezzo servizio oggi, l’attenzione è tutta sull’Europa. In particolare sui dati macro che sembrano aver deluso le attese riportando nuova curiosità per le prossime strategie della Bce. A lasciare perplessi sono i numeri del Pmi composito (manifattura e servizi) di novembre che non sono andati oltre i 52,4 punti contro la rilevazione di ottobre a 53,1. Il dato peggiore da circa quattro anni a questa parte, comprese le previsioni degli analisti che erano ferme ad un risultato non inferiore a 53.

Guardando al dettaglio, l’indice dei servizi è sceso a 53,1 a novembre (53,7 il dato definitivo di ottobre) mentre il Pmi della manifattura è arrivato a 51,2 dal precedente di 52, entrambi ai minimi da circa due anni.  Come se ciò non bastasse ci si è messa anche la Germania che, da sempre locomotiva d’Europa, adesso sta diventando un vero e proprio punto interrogativo. Sul banco degli imputati oggi è il Pil che, secondo i dati pubblicati dall’agenzia federale di statistica Destatis, è in calo, nel terzo trimestre, dello 0,2% mentre il dato precedente sul secondo trimestre, arrivava a +0,5% mentre su base annua il dato è un +1,1% . A causare il calo è stata una diminuzione dello 0,9% dell’export e di uno 0,3% dei consumi, a differenza di quanto avviene sul fronte delle importazioni che salgono dell’1,3%.

BCE e QE: effetti sui mercati e Piazza Affari

L’attenzione, adesso, si sposta su quanto potrebbe decidere di fare la Bce. Se infatti la fine del QE e degli acquisti di titoli di stato è stata già fissata per la fine dell’anno, diverso è il discorso per un’eventuale ritorno del Ltro, magari con formule diverse, come prospettato dal governatore della banca di Francia Francois Villeroy de Galhau. Il tutto sempre in vista di quel rialzo dei tassi di interesse che, orientativamente, è stato previsto per il settembre del 2019 ma che, qualora la situazione economica in Europa dovesse ulteriormente peggiorare, potrebbe essere a sua volta rivisto.

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