Piazza Affari: perché è cresciuta tanto?

Quali azioni comprare

Primo trimestre da incorniciare per Piazza Affari che nel primo trimestre è cresciuta. Tanto. Più di tutte le altre piazze di scambio europee.

Ma per quale motivo?

La situazione di Piazza Affari

Da sempre vista come anello debole della catena europea, l’Italia, per Piazza Affari, questa volta può vantare un record positivo. Nel primo trimestre del 2019, infatti, ha registrato un rally che l’ha portata a chiudere a +16%. Per la precisione: +16,16% con un marzo che, a sua volta, ha chiuso a oltre +3%.

Un trend che accomuna il Ftse Mib a tutto il resto dei mercati europei, anche loro in piena performance positiva.

Uno  su tutti: il Dax al 9%. Il che porta Milano a vincere su Francoforte.

E ancora: il +16,16% del Ftse Mib cancella praticamente tutto il -16,5% visto nell’intero 2018.

I motivi del rally

Un paradosso se si pensa che la locomotiva d’Europa è la Germania mentre, a detta persino del Fondo Monetario Internazionale e della stessa Unione Europea, l’Italia è un possibile focolaio d’infezione.

Ed ancora di più se si guardano le previsioni economiche. Infatti il rallentamento globale ha costretto più volte le organizzazioni internazionali a rivedere le stime di crescita al ribasso. Ed è questo uno dei trampolini di lancio che ha permesso il rally.

Il motivo?

Molto semplice: un’economia lenta costringe, come ha fatto, le banche centrali ad intervenire.

Da un lato la Bce ha confermato i tassi ai minimi ancora per molto tempo.

Dall’altro lato la Fed ha deciso di ridurre il suo bilancio prima del tempo e fermarsi sulla strada dei rialzi dei tassi di interesse.

A tutto vantaggio dei mercati.

Il rischio è tornato ad essere interessante e la liquidità inespressa, ovvero quella riscattata con le vendite di fine anno, ha trovato uno sbocco.

Piazza Affari: una rivincita di Davide su Golia?

Il fatto che Piazza Affari abbia vinto la maglia rosa in Europa può essere giudicato come un fattore positivo.

Ad ogni modo anche per Wall Street non è andata affatto male.

Dopo il peggior dicembre, quello del 2018, dai temi della Grande Depressione, il primo trimestre del 2019 è stato il migliore dal 1998. Ma come spiegarsi questo risultato?

La fine del 2018, come sappiamo, è stata contrassegnata da una serie di tempeste su mercati.

Una Fed che continuava a professarsi aggressiva, un panorama a livello commerciale ancora contrassegnato dai dazi e dalla possibilità di un inasprimento.

Una tensione che si acuiva se si guardava alle accuse di Washington su uno squilibrio della bilancia commerciale anche per Ue e Giappone.

Se poi si aggiunge anche un quadro economico statunitense minacciato da una recessione nella seconda metà del 2019, è facile capire le ragione della tempesta.

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