Piazza Affari oggi celebra un nuovo record ma non c’è niente da festeggiare

seduta Piazza Affari

Termina in negativo l’ultima seduta della settimana. Non era difficile prevederlo, lo avevamo scritto anche in un articolo precedente. Magra consolazione di una Borsa sempre più incerta e incapace di reagire al lento declino che sta accompagnando i prezzi da alcune settimane.

Piazza Affari oggi celebra un nuovo record, ma non c’è niente da festeggiare, perché è un record negativo. Ci torneremo più avanti nell’articolo. Intanto occorre, sapere che ancora una volta sono state le banche ad azzoppare la Borsa di Milano. Analizziamo i punti salienti della giornata con l’aiuto dell’analisi degli Esperti di ProiezionidiBorsa.

Piazza Affari oggi celebra un nuovo record ma non c’è niente da festeggiare

Sono lontani i giorni del massimo sopra la soglia dei 21mila punti. Correva il 31 luglio. I prezzi venivano da una serie di giorni al rialzo e nell’ultima seduta della settimana, realizzarono il massimo dal 6 marzo. Sembra che il mitologico rally di agosto fosse ai nastri di partenza. Anzi, lo si considerava già in atto.

Niente di più sbagliato. A distanza di due mesi siamo a celebrare un nuovo record, il livello più basso dell’Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), degli ultimi 3 mesi. Ma l’aspetto più negativo è che all’orizzonte non si vede reazione.

Oggi l’indice delle blue chip ha chiuso in calo dell’1,1% a 18.698 punti. In mattinata i prezzi sono scesi fino a sfiorare il supporto a 18.500 punti, per poi recuperare fino a 18.750 punti.

Piazza Affari oggi è stata affossata da questi titoli

Ma al di là del valore percentuale, la negatività della seduta si manifesta nei massimi e nei minimi di giornata, inferiori ai rispettivi massimi e minimi di ieri. E quando un trend si sviluppa con prezzi massimi e minimi in calo rispetto ai precedenti, la tendenza è ribassista.

Ancora una volta le banche sono state protagoniste della seduta, in positivo e in negativo. Unicredit ha ceduto ancora oltre il 2%, Intesa ha perduto l’1,8%, Banca Bper è crollata di oltre il 5%. Sono invece salite Banco BPM e Banca MPS perché al centro di indiscrezioni sul risiko bancario.

Per BPM gira la voce che ci sia un interesse di Credit Agricole, mentre per MPS tornano le voci di un interessamento di Unicredit. Ma è una ipotesi che non piace al mercato e che, quindi, penalizza il titolo.

 

Approfondimento

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