Piazza Affari e Mercati europei: torna la pesantezza

ProiezionidiBorsa

Mercati in calo in questa prima seduta della settimana. In particolare Piazza Affari alle 12.15 registrava un passivo dell’1,4% (19.024 punti).

La panoramica su Piazza Affari

Lo spread tra Bund e Btp è arrivato a 268,9 punti, in aumento di 1,6. Per quanto riguarda il rendimento del decennale tricolore si parla del 2,89% il che porta il parallelo rialzo a +0,8%. Difficile il quadro generale delle azioni che vedono il segno meno su tutti i nomi con la sola eccezione della Juventus. Alle 12, infatti, la Signora poteva vantare l’unico segno più, pari a 1,2%. nello stesso momento la peggiore era Banco Bpm con un passivo del 3,73%, seguita a poca distanza da Moncler a -3,48%. I settori maggiormente penalizzati sul Ftse Mib in mattinata sono stati i bancari e gli energetici.

Uno sguardo al resto d’Europa

Il resto d’Europa non andava meglio. La Francia registrava un -1% sul suo Cac 40. Lo stesso dicasi per il Ftse 100. Il Dax, invece, riusciva ad arginare, seppur relativamente, con un -0,8%. Non sembrano perciò aver avuto un seguito le rassicurazioni del Commissario Ue Pierre Moscovici che ha definito la soluzione raggiunta con l’Italia sul fronte della Manovra finanziaria, “la migliore possibile”. Ad ogni modo, per la serie mal comune mezzo gaudio, Moscovici ha anche aggiunto che sotto il controllo delle autorità di Bruxelles ci sono anche Francia, Spagna e Grecia.

Piazza a Affari e il calo: il motivo?

Il peggioramento delle condizioni macro potrebbe facilitare il rafforzamento e la diffusione dei movimenti populisti nel Vecchio Continente. Il prossimo traguardo, infatti, sono le prossime elezioni europee di primavera.

Intanto, a proposito di dati macro, sono stati resi noti oggi i dati riguardanti la produzione industriale europea. Ebbene si denota un calo dell’1,7% su base mensile, ben oltre le attese, ferme all’1%.

Produzione industriale in calo

Non solo, ma il dato arriva addirittura a -3,3% su quella annuale. Negativo anche il responso sulla lettura congiunturale di ottobre, rivista al ribasso. Il precedente risultato di  +0,2% mese su mese è stato limato a +0,1% mese su mese.

I numeri dei singoli paesi

Spaventa per lo più il dato sulla Germania, locomotiva economica d’Europa. Berlino deve infatti scontare un calo dell’1,9% mese su mese. Non vanno meglio le cose per la Spagna e Italia entrambe in calo dell’1,6%. Ma se Madrid e Roma piangono, Parigi non ride. per lei infatti c’è un calo dell1,3%. Per la Francia, inoltre, si guarda con timore anche ai dati successivi per il perdurare delle proteste dei gilet gialli e le conseguenti onde d’urto negative.

Consigliati per te