Piazza Affari: eventi e news sotto i riflettori

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Piazza Affari e il caso del giorno.

Borsa pesante oggi a Milano. Alle 12 il passivo sul Ftse Mib arriva a -1,27% (18.981 punti) mentre lo spread si impenna già dalla prima mattinata arrivando a superare i 313 punti. Da sottolineare, però, che il saldo di fine mattinata rappresenta un aumento rispetto all’apertura che segnava un rosso pari a -1,45%. In rialzo anche il rendimento del Btp a dieci anni arrivato a superare quota 3,5%.Protagonista del giorno la politica. Il no dell’Italia all’Ue su possibili correzioni al documento programmatico di bilancio (previsioni di crescita e livello di deficit) e la conferma a grandi linee di quanto già presentato nelle scorse settimane a Bruxelles, diventano una zavorra pesante per il listino milanese e, indirettamente per il resto del Vecchio Continente: Dax -1,4%, Cac40 -0,3% e Ftse100 a +0,02% spinto solo dalla prospettiva di un possibile accordo sulla Brexit.

Piazza Affari e il Governo Conte

La “nuova” proposta in arrivo dal governo Conte alla Commissione Europea vede, in sintesi, un incremento delle privatizzazioni per accelerare la diminuzione del debito pubblico mentre i numeri per il 2019 sono sostanzialmente una conferma: il Pil in crescita a 1,5% che diventa 1,6% per il 2020 mentre il deficit continua ad essere, sempre per il 2019, del 2,4%. Come accennato, sul fronte del debito/pil si guarda ad un aumento delle privatizzazioni che dovrebbero tagliare l’attuale 130% a 129,2% nel 2019 per poi giungere a 127,3% nel 2020,

Piazza Affari e i titoli bancari

Guardando ai singoli titoli, invece, i protagonisti della giornata sono, in negativo, tutti i bancari. Complice lo stress da spread, che minaccia di protrarsi ancora a lungo, le quotazioni dei maggiori istituti di credito vedono poco prima delle 12 Intesa Sanpaolo perdere l’1,4%, Unicredit  l’1,35%, Banco Bpm  il 2,8%, Bper  il 2,2%, Ubi il 2,4% e Mps  il 3,22%.

Piazza Affari e Telecom

Momento difficile anche per Tim e Mediaset, entrambe in territorio negativo. Tim, in drastico calo (-3,27%) dopo il cda di ieri mattina che ha estromesso l’ad Amos Genish, uomo di Vivendi: l’attesa è per il nuovo nome che verrà deciso direttamente domenica durante il prossimo cda. Tra i papabili il primo in lista è Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East con  Sergio Marchionne in Fca.

Piazza Affari e Mediaset

Da parte sua Mediaset, in crollo totale con il suo -7,8%, deve fare i conti con le conseguenze di un utile netto che per i primi nove mesi dell’anno non va oltre i 27 milioni di euro, in calo rispetto al precedente saldo di 34,5 milioni di euro; non va meglio sul fronte dei ricavi che da 2,473 arrivano a 2,433 miliardi di euro.

 

 

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