Piazza Affari e mercati: situazione pesante

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 Piazza Affari: chiusura ed eventi del giorno

Torna pesante l’atmosfera sui mercati e non solo su quelli europei vittime per lo più di una diffusa debolezza che diventa immobilismo sul Ftse Mib. La posizione del mercato italiano, in realtà, è viziata dall’attesa delle decisioni della Commissione Europea che mercoledì prossimo dovrà decidere se, per la prima volta nella storia, dare il via ad un iter per deficit eccessivo. Intanto Piazza Affari ha chiuso a -0,3% (18.823 punti) con uno spread che si è rimesso in moto arrivando a 318 punti. Il Dax ha fatto anche peggio con un -0,8%, mentre il Ftse100 si è fermato a -0,2% e il Cac40 a -0,8%.

Piazza Affari: non piace il nuovo Btp

Non piace nemmeno l’idea del nuovo Btp, il quattordicesimo, che al suo primo giorno non va oltre i 400 milioni di euro raccolti mentre a maggio del 2017 si arrivò addirittura a superare i 2,3 miliardi alla fine della prima giornata di vendita. Tutto questo porta a pensare che, sempre a differenza di quanto accaduto in passato, la chiusura anticipata delle due giornate dedicate ai retail potrebbe non verificarsi e quindi la scadenza sarebbe quella naturalmente fissata alla giornata di mercoledì. Le caratteristiche della nuova emissione vedono una scadenza quadriennale con un tasso cedolare minimo garantito all’1,45%.

Piazza Affari e mercati internazionali: Theresa May

Ma non è solo Roma a dover attendere le decisioni in sede Ue: il 25 novembre il primo ministro Theresa May dovrà affrontare il vertice europeo straordinario sulla Brexit prima di gestire l’incontro al Parlamento inglese (si parla della prima settimana di dicembre) durante il quale la bozza del testo con l’Intesa per l’uscita di Londra dall’Unione dovrà ottenere, cosa estremamente difficile, l’ok anche della Camera dei Comuni.

Piazza Affari soffre ma a Wall Street le cose non vanno meglio  

Ma se l’Europa ha visto una debolezza diffusa che, come accennato, ha fatto registrare ovunque il segno meno, le cose non vanno meglio per Wall Street con un ribasso a sua volta causato dal ritorno delle pressioni sul settore hitech. Sul banco degli imputati, dall’altra parte dell’oceano, Apple con un nuovo taglio alla produzione di iPhone ma anche Samsung e Micron Tecnology a causa di alcune azioni disciplinari  mosse dall’antitrust. A peggiorare la situazione anche l’indice Nahb del mercato immobiliare di novembre, a 60 punti contro i 68 di ottobre: in questo caso il problema è rappresentato dal rialzo dei tassi che ha rappresentato a sua volta un aumento per i costi dei finanziamenti anche da parte dei costruttori. All’orizzonte, inoltre, continuano le incertezze sul fronte della guerra commerciale che non trova ancora alcuno sbocco dopo il nulla di fatto del vertice dell’Apec, l’organizzazione economica dei Paesi del Pacifico, il cui summit si è concluso senza un comunicato congiunto dei 21 Paesi partecipanti, caso unico nella storia ultra trentennale dell’organizzazione.

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