Piazza Affari ancora sotto pressione e da più parti gli analisti avvertono dei pericoli all’orizzonte

inflazione

La fine della settimana si sta rivelando piuttosto difficile per i mercati azionari internazionali. Unica certezza è la presenza, all’orizzonte, di potenziali problematiche dall’esito incerto. In tutto questo alle 12, il Ftse Mib registra un passivo dello 0,3% circa, passivo che poi, con l’andare delle ore, si trasforma in un più pesante -1,25%. Infatti nello stesso momento solo il Ftse 100 di Londra arriva a perdere circa l’1%. Il resto dei mercati, come ad esempio il Dax, appaiono in verde. In Germania, infatti, si ha un 36% di vantaggio mentre il Cac 40 di Parigi suggerisce un +0,2%.

Il problema degli operatori, in effetti, sembra essere quello del prossimo futuro. Con Piazza Affari ancora sotto pressione in molti si chiedono a cosa si assisterà nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi da JP Morgan era arrivato un allarme su possibili turbolenze economiche. In realtà più che turbolenze, il numero uno della banca d’affari non aveva esitato a parlare di uragano finanziario.

Dopo di lui è arrivata anche la previsione, nemmeno troppo entusiastica, del presidente di Goldman Sachs secondo cui ci sono in arrivo tempi difficili. Per John Waldrom, numero uno di Goldman, infatti, sarà il caso di stare molto attenti a tre fattori che, incrociandosi, potrebbero dar vita al peggiore shock visto sui mercati. In particolare questi tre elementi dovrebbero essere l’inflazione, la guerra in Ucraina e il cambio di rotta delle Banche centrali. In tutti e tre i casi, infatti si avrà a che fare con fattori le cui conseguenze saranno molto forti.

Piazza Affari ancora sotto pressione e da più parti gli analisti avvertono dei pericoli all’orizzonte

Per quanto riguarda l’inflazione, resta sempre, ormai da mesi, un osservato speciale. In Italia, infatti, nel risultato di maggio ha sfiorato il 7% fermandosi al 6,9%. Si tratta del risultato più alto dal 1986. Guardando la realtà quotidiana già in questi giorni è possibile intravedere le prime conseguenze concrete dell’inflazione già nel carrello della spesa. In particolare con il rialzo della benzina che, inevitabilmente, fa registrare i primi rialzi sui generi alimentari.

A queste voci si aggiunge anche quella di Elon Musk. L’imprenditore ha parlato di “sensazioni molto negative” sul futuro dell’economia. La prima risposta a questo potrebbe essere un drastico ridimensionamento della forza lavoro in Tesla.

Approfondimento

Il punto sui mercati

Consigliati per te