Piante in vaso o in orto e giardino più sane e rigogliose con questa tecnica furba

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Oggi parliamo di una trovata davvero efficace per nutrire le piante di casa in vaso o in orto o in giardino. La tecnica punta tutto sul riciclo di quello che in genere in cucina viene considerato “uno scarto”. Ma che per le nostre piante si rivela a dir poco miracoloso.

Vediamo dunque come avere piante in vaso o in orto e giardino più sane con questa tecnica furba e in tal modo procurarci grandi soddisfazioni.

La fertirrigazione casalinga

Ora presenteremo un metodo casalingo per praticare la fertirrigazione. In pratica si disciolgono le sostanze nutritive delle nostre piante nella stessa acqua utilizzata per irrigarle. In tal modo si ottengono due risultati: si irrigano e si fertilizzano le piante.

Ma quale acqua utilizzare? Impiegheremo quella usata per la cottura di legumi, ortaggi e verdura. Essa è infatti ricca di micronutrienti come vitamine e  minerali.

In quali casi è efficace

Questa tecnica è molto efficace soprattutto per le piante in vaso che dispongono di minor terriccio dal quale assorbire il nutrimento.

Ma in linea di massima essa si rivelerà benefica per tutti i tipi di piante. Da quelle d’appartamento, come le orchidee e le stelle di Natale, a quelle da giardino e/o terrazzo, come ad esempio i gerani.

Parimenti si tratta di una trovata geniale per fertilizzare e irrigare anche l’orto, e quindi tutte le piante aromatiche oppure ortaggi e verdure.

Alcuni accorgimenti per garantirsi piante in vaso o in orto e giardino più sane e rigogliose con questa tecnica furba

La prima regola è molto elementare. Poiché nulla si distrugge ma tutto si trasforma, anzitutto assicuriamoci che gli ortaggi e/o verdure stiamo cucinando siano stati coltivati senza chimica. I motivi sono due: primo, evitiamo di nutrirci con alimenti trattati con sostanze tossiche per il nostro organismo.

Secondo, evitiamo di impiegare “acqua di cottura ai pesticidi” per fertilizzare ed irrigare i prodotti dell’orto, che prima o poi finiranno sulla nostra tavola.

Acqua di cottura tassativamente senza sale

Altro must è quello di non utilizzare acqua di cottura salata per annaffiare e fertilizzare le nostre piante. Quindi, zero sale durante la loro preparazione in padella se il nostro fine è appunto quello di riciclare poi la relativa acqua.

Il sale infatti danneggerebbe irrimediabilmente le piante dal punto di vista vegetativo e di produzione. Ancora, determinerebbe una maggiore difficoltà, se non proprio impossibilità, da parte della pianta ad assorbire l’acqua e gli altri nutrienti.

Ecco come avere piante in vaso o in orto e giardino più sane con questa tecnica furba

L’acqua di cottura dei nostri ortaggi e/o verdura, ed impiegata per irrigare e fertilizzare le piante, non dovrà mai essere calda. L’elevata temperatura brucerebbe infatti le piante. Così come avviene anche in caso di acqua troppo fredda rispetto all’ambiente circostante.

Dunque teniamo l’acqua di cottura a temperatura ambiente e poi procediamo all’irrigazione delle piante (evitando sempre i ristagni). In tal modo eviteremmo qualunque shock termico di foglie e radici, specie per le varietà più delicate.

Dov’è il risparmio in questa tecnica?

Il risparmio legato a questa speciale tecnica di fertirrigazione è duplice. Primo, si tagliano i costi in merito ai concimi; secondo, si risparmia anche sull’acqua utilizzata.

Ad esempio ipotizziamo di cucinare verdura e ortaggi per tre volte a settimana. E di impiegare 2 litri di acqua per volta, che in sede di cottura si riducono a 1,5 litri. Basterà fare due calcoli per scoprire di aver risparmiato 234 litri [1,5 X 3 = 4,5 X 52 settimane = 234 litri] di acqua nell’innaffiare le nostre piante.

Ecco allora illustrato come avere piante in vaso o in orto e giardino più sane e rigogliose con questa tecnica furba. Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo la guida completa ai lavori di marzo per le piante d’appartamento.

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