Per chi ha lungimiranza, o non si fida dei consigli allo sportello o intende comunque gestire in prima persona il suo portafoglio, una buona soluzione è il PAC. Un Piano d’accumulo del capitale economico e con buoni ritorni permette di acquistare azioni in più riprese e si proietta nel medio-lungo termine.
Esso in sostanza sfrutta due grossi vantaggi:
1) minimizza il prezzo medio di carico dello strumento scelto,
2) il fatto che nel lungo periodo i mercati spesso premiamo.
Come fare
Ipotizziamo il signor Rossi voglia utilizzare solo una particina dei propri risparmi per andare in Borsa, ad esempio €10.000. Sta pensando infatti di fare acquisti da €1.650 l’uno e in 6 tranche su una particolare azione. I restanti €100 li userebbe per pagare le commissioni al broker.
Prima domanda: quale azione? Semplice: deve essere solida sotto il profilo fondamentale, cioè pochi debiti e alti margini lordi, e che di norma sia una preda ambita dal mercato.
Quando comprare
Per le date d’acquisto potrebbe seguire più regole. Ad esempio ad ogni crollo del 5/10% del titolo oppure la più semplice in assoluto, quella temporale. Potrebbe decidere di sfruttare questa fase orso dei mercati finanziari e comprare ad ogni bimestre. In 12 mesi avrebbe concluso gli acquisti e – statisticamente parlando –ottimizzato gli ingressi del suo Piano d’accumulo del capitale economico e con buoni ritorni. Su 6 acquisti diversi si aumenta la probabilità di fare compere a prezzi buoni, ma capitano anche quelle più care. Regole più raffinate ottimizzano anche quest’aspetto.
Che rendimenti attendersi?
La domanda madre di ogni investitore è ovviamente quella legata al “quanto rende”? Non esiste risposta certa, ma un Piano d’accumulo del capitale economico e con buoni ritorni è sempre funzione di almeno questi elementi:
- L’arco temporale di riferimento. Più si allunga il periodo di possesso del titolo, più si alzano le percentuali di una salita. La storia delle Borse al riguardo non lascia dubbi: i listini azionari nel lunghissimo periodo salgono sempre.
- L’azione prescelta. È risaputo che titoli difensivi in genere proteggono di più ma soffrono negli sprint. Al contrario i titoli ciclici cadono peggio degli altri nei crolli dei listini azionari ma danno più soddisfazioni nelle ripartenze.
- La disciplina con se stessi. Ovvero staccare i propri sentimenti (di euforia o di panico) dall’applicazione del piano si era stilato agli inizi.