Philadelphia FED in ribasso: anticipatore?

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Philadelphia FED  giù, occupazione su negli USA, chi mente?

Lo scontro tra falchi e colombe all’interno della FED si replica anche nei dati economici di giornata.

A eccellenti, ancora una volta, dati sull’occupazione fa da contraltare un Philadelphia FED  in negativo per la prima volta dal 2016.

Questa anomalia aiuta a capire la ritrovata prudenza della FED nell’enunciare manovre restrittive.

Anzi, darà ulteriore forza a chi invoca un rapido allentamento monetario con addirittura almeno un taglio dei saggi di interesse da parte della FED già nel 2019.

Tabella principali dati macroeconomici USA di giornata

Ordinativi di beni capitali (escluso difesa e settore aereo) (Mensile) 0,5% 0,0% -0,2%
Richieste di disoccupazione continua 1.725K 1.740K 1.780K
Principali ordinativi di beni durevoli (Mensile) (Dic) 0,1% 0,2% -0,2%
Ordinativi di beni durevoli (Mensile) (Dic) 1,2% 0,8% 1,0%
Beni Durevoli esclusi mezzi per la difesa (Mensile) (Dic) 1,8% 0,4% -0,1%
Ordinativi di merci (ecluso difesa e settore aereo) (Mensile) (Dic) -0,7% 0,2% -1,0%
Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione 216K 220K 239K
Media delle richieste sussidio di disoccupazione di 4 settimane 235,75K 231,75K
Indice di produzione della Fed di Filadelfia (Feb) -4,1 15,6 17,0

Possiamo notare come anche i beni durevoli in due casi su tre segnino una ripresa superiore alle attese e in tutti e tre i casi battano la rilevazione precedente.

Gli stessi dati sull’occupazione entrambi oltre il consensus sono evento improbabile nelle fasi di rallentamento economico.

Quindi in prima battuta pare rimanere tutto orientato per il meglio.

Distretto di Philadelphia: eccezione o anticipazione

Il Philadelfia FED monitora l’andamento del settore manifatturiero di New Jersey, Delaware e Pennsylvania e per molti è considerato un anticipatore dell’ISM.

Rimane dunque da chiarire se il distretto di Philadelphia col suo dato fortemente in calo rappresenti una eccezione o, viceversa, un’ anticipazione.

A questo dato è sempre stata attribuita un’importanza notevole come se proprio da Philadelphia e dal suo indice detto Philly FED si ricavassero davvero in anticipo i segnali del divenire dell’economia americana.

Avrà sbagliato stavolta il  Philadelphia FED che contraddice tutti gli altri dati di giornata?
L’osservazione del comportamento storico di questo indice fa propendere per il no.

Vale a dire che il Philadelphia FED  ci sta dicendo che anche l’America sta per iniziare un rallentamento economico deciso come anche accennato dalla FED nelle minute dell’ultimo meeting.

La FED taglierà i tassi?

Se questa ipotesi si confermerà vera lo vedremo già dalla prossima rilevazione che solo con una bella impennata potrà smentire l’abbrivio negativo di oggi.

Basterà questo per spingere la FED a tagliare i tassi già a marzo?
Pare alquanto improbabile visto il contorno ancora solido di quasi tutti gli altri dati macroeconomici.

Solo un repentino ed improbabile, al momento, cambio di umore sulle borse potrebbe fare sì che la FED inverta la rotta anziché semplicemente temporeggiare in attesa di capire in che direzione issare le vele.

Approfondimento

Editoriale per il 21 febbraio

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