Petrolio, OPEC e Trump quale futuro?

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I membri dell’OPEC d’intesa con la Russia ed gli altri grandi produttori di petrolio sono ancora ben distanti dal raggiungere accordi stabili e duraturi sul prezzo dell’oro nero.

Nonostante questa diaspora sempre latente comunque nelle ultime settimane il prezzo del petrolio ha preso a camminare al rialzo.

Cosa che ha molto indispettito Trump e la Casa Bianca.

Trump all’ attacco

Il presidente americano Trump è infatti pronto  a sferrare un deciso attacco all’OPEC, il cartello dei paesi produttori di petrolio.
Questi situazioni di tensione tra le parti non sono nuove. Infatti già due anni fa, poco dopo la sua elezione alla Casa Bianca, il presidente Usa si pose in forte conflitto contro l’OPEC ed il cosiddetto cartello di Vienna.
Tornando ai giorni nostri, Trump ha di recente “twittato” un esplicito :”i prezzi del petrolio sono troppo alti” che lascia intendere chiaramente quale sia la sua posizione sui recenti rialzi del prezzo del petrolio.

Muro a 60 dollari?

L’avvicinamento alla quota critica di 60 dollari rende i vertici USA particolarmente nervosi.
Quota 60 dollari può essere considerata ormai lo spartiacque tra un petrolio depresso nelle dinamiche e nei prezzi e un petrolio capace invece di riproiettarsi con decisone al rialzo.

Proprio per questo Trump non lascerà nulla di intentato per frenare questo andamento al trotto dei prezzi del greggio.
Certamente agirà prima che possa trasformarsi in un galoppo.

Le armi di Trump

Sappiamo bene come Trump non esiti a miscelare diplomazia e più o meno sottili ricatti.
Dalla promessa svariate forme di aiuto e sostegno Trump passa agilmente a minacciose ipotesi di embargo di merci e semmai di dazi,il tutto con estrema facilità.

Molti paesi membri dell’OPEC non possono assolutamente permettersi di inimicarsi gli Stati Uniti.
Pertanto è lecito prevedere che ben difficilmente il muro dei 60 dollari potrà essere abbattuto rapidamente e tanto meno stabilmente.
Certamente è possibile qualche debordo speculativo dei prezzi ma nel complesso la forza politica ed anche economica degli USA dovrebbe garantire a Trump la possibilità di riportare i produttori a più miti consigli.
Rialzando i livelli di produzione del petrolio automaticamente anche il prezzo di mercato dell’oro nero tornerà a calmierarsi.

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