Petrolio gratis. Possibile che si verificano queste condizioni

petrolio

Petrolio gratis a costo quasi zero. E’ lo scenario che potrebbe verificarsi presto anche a seguito della recessione che colpirà l’intera economia globale. Ma vediamo quali cause potrebbero veramente spingere i prezzi del greggio vicino allo zero

Il prezzo ai minimi degli ultimi 18 anni

Il petrolio gratis? Possibile se si verificano alcune condizioni. E’ una possibilità più che reale se non ci sarà un’inversione duratura della discesa dei prezzi. D’altronde il prezzo dell’oro nero è sceso nei giorni scorsi a livelli che non si vedevano da quasi 20 anni. Il WTI, estratto in Texas, ha quasi raggiunto la soglia dei 20 dollari al barile; il Brent, estratto nel mare del Nord, ha sfiorato i 25 dollari. Ma potrebbe continuare a scendere se si dovessero verificare certe condizioni. Vediamole.

Petrolio gratis. Possibile se si verificano queste condizioni

Prima condizione, la domanda: se non crescere i prezzi continueranno scendere. L’offerta sta eccedendo di molto le richieste, crollate a seguito del ridotto consumo dell’energia in tutto il mondo. Ma anche in conseguenza della limitazione dei voli aerei e dei trasporti in generale, e quindi del carburante consumato ogni giorno. Inoltre c’è in atto una guerra intestina tra i maggiori produttori di petrolio, Arabia Saudita e Russia in testa. Questi non trovano un accordo per ridurre la produzione e stanno inondando il mercato di greggio con una domanda in contrazione

Immagazzinare petrolio costa sempre di più

Seconda condizione, la capacità di immagazzinare petrolio: lo stoccaggio è il punto debole di tutta la filiera della produzione distribuzione del greggio. Funziona così: si pompa petrolio, lo si stocca in magazzini e per trasportarlo lo si trasferisce nelle grandi petroliere che lo consegnano in tutto il mondo. Oggi si stima che i magazzini a terra siano pieni al 65% e le navi, secondo la società Vortexa, hanno a bordo 65 milioni di barili.

Il punto è che noleggiare questi giganti del mare costa cifre enormi ogni mese. Secondo Gibson Shipbrokers noleggiare una petroliera per tre mesi oggi costa 150mila dollari al giorno. Se il petrolio non viene venduto e consegnato, il noleggio diventa non solo oneroso ma antieconomico. E qui arriva il paradosso del prezzo del petrolio a costo zero

Conservare il petrolio potrebbe non convenire

Conservare il petrolio costa sempre più caro. Cosa accadrà quando i magazzini di stoccaggio a terra dovessero raggiungere il limite? Il petrolio una volta estratto dal terreno dev’essere consumato o conservato per un consumo successivo. Quando lo spazio si esaurisce, o lo si getta (impossibile), oppure lo si regala. Come nel caso delle petroliere ancorate al largo in attesa di scaricarlo. Con un costo di 150mila dollari al giorno, non solo conviene regalarlo, ma anche venderlo, pur di tagliare i costi del noleggio.
E’ però difficile che i prezzi dei futures sul Brent e sul Wti possano andare a zero. Ma alcune qualità inferiori di petrolio sul mercato fisico sono già avviate in quella direzione. Non sarebbe la prima volta, è già accaduto in passato con lo Shale Oil in alcune parti degli Stati Uniti. L’eccesso di produzione e l’impossibilità di stoccarlo ha spinto a regalarlo

Consigliati per te