Petrolio e riunione Opec: previsioni e titoli da comprare 

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Il petrolio torna al centro dell’attenzione degli analisti. Le previsioni e i titoli da comprare prossimamente.

Le previsioni degli analisti sul prezzo del petrolio

Ormai ci siamo: tra il 5 e il 6 dicembre l’Opec si riunirà per il suo ultimo meeting prima della fine dell’anno. Nel frattempo, complici anche le questioni geopolitiche, il greggio sta vedendo quotazioni sull’altalena. Un’altalena che secondo le previsioni degli analisti di Mediobanca Securities potrebbe restare tale fino alla fine della settimana. In pratica in concomitanza con il meeting Opec.

Le previsioni degli analisti sui titoli da comprare

Ma chi vuole comprare azioni e investire nel petrolio, cosa deve fare? Le previsioni degli analisti sui titoli da comprare restano fondamentalmente ottimiste. In particolare quelle di Ubs che vedono di buon occhio, tra le azioni italiane, Eni. A suo favore un rating Buy con target price a 15 euro, e una cedola del 6,1% nell’esercizio 2019 e 6,3% nel 2020.

Strategie di trading sugli indici internazionali

Chi invece, nelle proprie strategie di trading vuole comprare gli indici internazionali, allora può guardare a Royal Dutch Shell. Anche in questo caso si parla di un rating di acquisto (buy t.p 2.750 pence) su un dividend yield al 6,3% per i prossimi due anni.

Strategie di trading a Wall Street

Quali strategie di trading consigliano gli analisti a Wall Street per chi volesse investire nel petrolio? Chiunque abbia un livello di rischio investimenti piuttosto elevato potrebbe guardare ad un’azione dei mercati statunitensi, Devon Energy All’inizio dell’anno, l’azienda ha presentato un audace piano di trasformazione per concentrare tutta la sua attenzione sugli asset focalizzati sullo shale. Nel progetto anche un taglio delle azioni in circolazione del 30%.

Previsioni degli analisti in vista del vertice Opec

Le previsioni degli analisti in vista del vertice Opec, parlano di un’Arabia Saudita intenzionata ad incrementare i tagli già varati nei mesi scorsi alla produzione. Questo permetterebbe di mantenere relativamente ancora in tono le quotazioni del petrolio. Il motivo? Risulta essere una coincidenza forse troppo sospetta il fatto che Saudi Aramco debba annunciare proprio il 5 dicembre il prezzo della sua Ipo.

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