Petrolio: cosa accadrà ai prezzi?

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Il recente raid degli USA in Iraq ha visto l’uccisione da parte degli americani del generale iraniano Qassem Soleimani. In molti si chiedono  se questa sia l’ennesima guerra sul prezzo del petrolio e a quali  conseguenze andrà incontro la forte tensione generata tra i due Paesi. Conseguenze che ci riguardano molto da vicino.

USA e conseguenze

Trump tenta di minimizzare l’accaduto dichiarando gli USA indipendenti dai paesi arabi: «Siamo il produttore numero uno di petrolio e gas naturale». Senza dubbio, il 2018 ha registrato un forte aumento della produzione petrolifera americana grazie all’evoluta tecnologia del “fracking”, cioè la demolizione degli strati rocciosi per la fuoriuscita degli idrocarburi. Ma cosa accadrà al prezzo del petrolio adesso? Lo shaleoil necessita di quotazioni più elevate per ripagare i costi di produzione attraverso il fracking. Prezzi difficilmente equiparabili a quelli di estrazione dai pozzi tradizionali.

Conseguenze del conflitto

Ad oggi, il Brent e il WTI sono tornati a scambiare in leggero rialzo. L’affievolimento del conflitto tra Stati Uniti e Iran ha visto la quotazione del petrolio tirare finalmente un sospiro di sollievo dopo le forti oscillazioni dei giorni precedenti. Ma la crisi del petrolio non è totalmente risolta e questo potrebbe aprire nuovi scenari di tensioni con conseguenti ricadute sul prezzo del greggio.

Quali prospettive per i prossimi mesi?

Si potrebbe proseguire sull’onda di una incerta stabilità. Ciò renderebbe assai variabili i prezzi del petrolio, già saliti vertiginosamente intorno ai 63-70 dollari al barile secondo gli indici Brent e WTI dei giorni precedenti. L’Iran potrebbe operare delle limitazioni agli approvvigionamenti energetici, in particolare, verso i paesi dell’Asia e dell’Europa. Di conseguenza, anche l’Italia, che riceve ingenti quantità di petrolio dallo stretto di Hormuz e dai giacimenti iracheni, si ritroverebbe dei prezzi schizzati alle stelle.

L’interrogativo resta ancora irrisolto e bisognerà attendere le prossime settimane per verificare le evoluzioni in corso.

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