Petroliferi: i titoli da comprare e le azioni da evitare

titoli petroliferi

Il petrolio torna a far parlare di sè. Questa volta per un possibile rialzo. Duraturo? Difficile dirlo. Intanto ecco, tra i petroliferi, i titoli da comprare e le azioni da evitare.

Si riprende il petrolio, anche grazie ai segnali di normalizzazione in arrivo dalla Cina. Oltre alle già annunciate riaperture, tutte con estrema cautela, confortano anche le notizie che confermano, per il secondo giorno consecutivo, l’assenza di contagi.

Le mosse di banche centrali

Segnali ottenuti dopo misure draconiane che, in Europa, però, potrebbero non essere prese. Ad ogni modo le Banche Centrali si sono mosse, all’unisono, e con misure eccezionali di supporto all’economia. Intanto anche Donald Trump aggiunge a quanto annunciato dalla Fed il suo piano di stimolo. Una mossa che potrebbe regalargli la Casa Bianca. Attualmente il barile vede un Brent che sfiora i 30 dollari al barile e un Wti poco sopra i 27. Una ripresa che indica una possibile, ritrovata fiducia nel futuro? Di sicuro c’è il fatto che il mercato sta apprezzando le mosse di banche centrali e governi per riuscire ad arginare, almeno economicamente, le conseguenze della pandemia.

Petroliferi: i titoli da comprare e le azioni da evitare

Ad ogni modo la ripresa arriva anche sull’onda di un petrolio che, toccati i minimi, sta registrando una risalita. Ma come sempre accade in questi casi, la volatilità e l’incertezza restano alte. Per questo motivo da Rbc Capital Markets gli analisti consigliano tra i petroliferi, i titoli da comprare e le azioni da evitare. In particolare gli acquisti sono concentrati su alcuni titoli giudicati degni di un rating Outperform. Nello specifico si tratta di: Equinor, con target a 150 corone norvegesi, Galp con obiettivo a 14 euro e Repsol a 13 euro.

Titoli che pagano dividendo

In tutti i casi si tratta di titoli che pagano dividendo. Infatti per Equinor il dividend yield del 2020 è pari al 10,9%, quello di Galp all’8,2% e Repsol arriva addirittura al 13,9%. Ma lo stesso outperform è riservato anche a Total (target a 38 euro e dividend yield 2020 del 10,7%) e Royal Dutch Shell (t.p a 1400 pound con un rendimento del 13,6%).

Un titolo da evitare

Un titolo da evitare, invece, potrebbe essere  Helmerich & Payne (NYSE:HP). O per lo meno potrebbe essere una scommessa molto rischiosa, forse troppo. Questa compagnia di servizi petroliferi offre servizi per le piattaforme specializzate per le operazioni di scisto. Il fatto è che con un petrolio caratterizzato da quotazioni così basse, il margine per le aziende statunitensi è minimo. Soprattutto con gli Emirati Arabi che recentemente hanno deciso, per sbaragliare la concorrenza a stelle e strisce, di inondare, letteralmente, il mercato con il petrolio. Facendo così scendere il prezzo sotto i 30 dollari. Risultato: la produzione dello scisto Usa, a quei livelli, non è più redditizia. Ed essendo H&P particolarmente orientato verso la produzione onshore statunitense, le deduzioni sono facili da trarre.

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