Dopo le prime ore di contrattazione odierna, pessimo segnale a Piazza Affari, ora ecco i titoli azionari che potrebbero anche crollare.
Più volte nei giorni scorsi abbiamo scritto che la tendenza multidays delle piazze azionarie europee era ancora al ribasso. Inoltre avevamo scritto che i nodi sarebbero venuti al pettine alla chiusura del 14 agosto.
Nel nostro punto sui mercati di ieri a proposito di Piazza Affari abbiamo scritto: “nuovi rialzi in ottica multidays solo con una chiusura del 14 agosto superiore ai 20.150. Inizio di nuovi ribassi invece con chiusure giornaliere inferiori a 20.070.”
Oggi, dopo che in apertura ha segnato un massimo giornaliero a 20.280, il Ftse Mib Future scende a rotta di collo portandosi a 19.905 -1,69%.
Vedremo cosa accadrà fino alla chiusura odierna ma se questi sono gli inizi ci preoccupano molto le prossime ore.
Come comportarsi e come tradare questi segnali? Quali sono le opportunità da cogliere e quali potrebbero essere invece i pericoli?
Se da oggi è iniziato una nuova gamba ribassista, le proiezioni sono per un ritracciamento possibile anche fino ai 16.700 per/entro la prima settimana di ottobre.
Qual è la migliore strategia di investimento da applicare al momento attuale?
Pessimo segnale a Piazza Affari, ora ecco i titoli azionari che potrebbero anche crollare
Ieri abbiamo scritto della situazione in bilico di FCA e quindi rinviamo al relativo articolo, oggi invece andiamo a monitorare i livelli di allerta e trading per Enel, Intesa Sanpaolo e Unicredit (MIL:UCG).
Enel, aprire posizioni short se la chiusura odierna sarà inferiore a 7,88. Stop loss a 7,96 e primo target a 7,59 e successivo a 7,15.
Intesa Sanpaolo, aprire posizioni short se la chiusura odierna sarà inferiore a 1,856. Stop loss a 1,865 e primo target a 1,616 e successivo a 1,51.
Unicredit, aprire posizioni short se la chiusura odierna sarà inferiore a 8,226. Stop loss a 8,177 e primo target a 7,40 e successivo a 6,50.
Si procederà per step.