Pesa il silenzio durante la presenza del Grillo salvatore, a Roma per ridare luce al Movimento

Beppe Grillo

Giornata con cielo fitto di stelle ieri a Roma con l’arrivo di Beppe Grillo, garante del Movimento, atteso e accolto come una cometa. Incontri ravvicinati ma lunghi e intensi tra il comico migrato nella politica e Luigi Di Maio, Virginia Raggi, Giuseppe Conte. Per indicare i nomi più da attenzionare all’interno del Movimento.

Silenzio stampa

Il gruppo ha deciso di non concedere nemmeno una parola alla stampa, sfilando come super star tra l’assalto dei giornalisti e delle telecamere in sosta in strada per ore. Solo a fine serata una frase estemporanea di Grillo che sa molto di circostanza e che significa tutto e niente: «abbiamo ripristinato il sistema immunitario del Movimento». La serie di incontri si è aperta con Luigi Di Maio ed è durato molto per chiudersi con Giuseppe Conte che i bene informati riferiscono essersi svolto alla presenza del legale. Quindi non un faccia a faccia tout court (in senso stretto, senza convenevoli). A differenza del meeting con Di Maio che sarebbe stato vis-à-vis (diretto, faccia a faccia).

Ad ogni modo Grillo che ben conosce il potere dei media, ieri sera si è fatto fotografare sottobraccio con Giuseppe Conte. Ma i dubbi che tutto ritorni come prima, restano. Anche perché nel mezzo c’è il Tribunale di Napoli che ha sospeso statuto e cariche dirigenziali.

Pesa il silenzio durante la presenza del Grillo salvatore, a Roma per ridare luce al Movimento

Punto e a capo, dunque, per il Movimento nato nel 2009 e recepito all’epoca come una novità assoluta nel campo della politica. Una speranza di controtendenza rispetto a modi e ai metodi preesistenti al punto da calamitare molti voti. Salvo poi, nel tempo, imborghesirsi fino al collo e allinearsi grosso modo a tutto il resto del parterre politico italiano. La differenza che rimane in sostanza è l’organizzazione interna che passa mediante il voto degli attivisti.

La possibilità femminista per la leadership

In queste ore si è parlato molto delle schegge Virginia Raggi (ex sindaca di Roma) e Chiara Appendino (ex sindaca di Torino). Secondo indiscrezioni non sarebbe da escludere la degna considerazione di una delle due da parte della stella polare targata Grillo per il ruolo di leader del Movimento. Tra le due però pare non esserci mai stata amicizia vera e sincera e si guarderebbero in cagnesco. Un po’ come la Meloni e Salvini. Tipici scenari da convivenza forzata che però prima o poi può esplodere in una polvere di stelle. Però adesso sembrerebbe che tra le due ci sia maggiore distensione.

Insomma per riorganizzare il Movimento non si può rischiare di passare dalla padella alla brace, quindi il groviglio da districare è delicato. E gli sviluppi saranno noti, verosimilmente, nei prossimi giorni. Intanto pesa il silenzio durante la presenza del Grillo, salvatore in quel di Roma per ridare luce al Movimento.

Consigliati per te