Permessi di costruzione in rialzo in America

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Permessi di costruzione USA di nuovo esplosivi

Strepitoso dato sui permessi di costruzione negli USA dare ancora di più la sensazione che gli USA siamo in questa fase storica un mondo a parte.

Ecco la tabella di giornata:

Tabella dati macroeconomici

    Permessi di costruzione rilasciati (Nov) 1,328M 1,259M 1,265M
    Concessioni Edilizie (Mensile) (Nov) 5,0% -0,4% -0,4%
    Apertura di nuovi cantieri edili (Mensile) (Nov) 3,2% -0,2% -1,6%
    Nuovi cantieri edili residenziali (Nov) 1,256M 1,225M 1,217M

 

Dopo l’iniziale fase di appannamento autunnale anche l’immobiliare USA riprende a correre con 4 dati su 4 ben oltre le aspettative e oltre le rilevazioni precedenti.

Vicini al top annuale

Il 1,328M di permessi di costruzione rilasciati è dato vicino ai top annuali che a ,loro volta rappresentano i massimi del decennio.

Considerato che proprio dall’immobiliare USA era partita la devastante crisi sub-prime questi dati contribuiscono non poco a togliere quella patina di incertezza che pian piano stava nuovamente calando sul settore.

Anche perché pure l’apertura di nuovi cantieri ha segnato un rilevante incremento del 3,2% versus -0.2% atteso e a cancellare il precedente -1.6%.

Trump Fed tassi Borsa Bond

In America di fatto si sta realizzando uno strano mix di combinazione degli opposti che però di fatto contribuisce a protrarre un ciclo economico virtuoso direi quasi ideale visti a anche i minimi livelli di disoccupazione.

Trump vs FED ( e anche vs Cina & CO)  divisi dalla politica sui tassi in modo crudo, quasi cruento viste le cariche istituzionali occupate.
Borse contro bond , visto che il rialzo dei rendimenti obbligazionari sta spingendo molti asset manager a “switchare” dall’equity ai bond.

Eppure il meccanismo non si inceppa. I dati macro economici ci presentano quotidianamente uno scenario ottimale che potrà prima o poi rallentare ma che al momento pare soltanto gravissimi eventi esterni potranno trasformare in una vera e propria recessione.

FED tranquilla

Questo contesto pare favorire un meeting FED in corso molto tranquilla con la risoluzione sui tassi prevista per domani in linea col modesto rialzo preventivato.

L’assenza di inflazione in una simile congiuntura favorevole dovrebbe poi sconsigliare vivamente Powell e Co di calcare la mano su quanto in programma per il 2019.

Sì, perché se è vero che sopra si parlava di criticità per eventuali eventi esterni, anche una politica aggressiva sui tassi potrebbe avere gli stessi deprimenti effetti sull’economia.

La teoria del caos in azione nel 2019?

Rifacendosi alla teoria del caos possiamo solo temere che “il battito di ali di una farfalla in Amazzonia scateni un tornado in …Texas…”

Questo per dire che a una calma apparente come sempre è e sarà quella dei mercati finanziari basterà comunque poco per lasciare il posto al panico e all’aggressività degli orsi.

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