Segnaliamo un pericoloso doppio massimo su Telecom Italia. Non c’è pace per questo titolo che nonostante alcuni buoni fondamentali continui a scendere da anni.
Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 21 gennaio a quota 0,3626 euro in ribasso dell’ 1,17% rispetto alla seduta precedenza. Oggi, continua al ribasso e si porta a 0,3547 -2,18%.
Nell’anno 2020 ha segnato il minimo a 0,2786 ed il massimo a 0,5524. Nei mesi scorsi, più volte abbiamo analizzato la possibilità che 0,2786 potesse essere il bottom definitivo e un ottimo punto dal quale le quotazioni potessero ripartire.
Oggi, allo stato dei fatti, iniziamo ad avere qualche dubbio in merito e andiamo a spiegarne i motivi.
Analisi di bilancio
Le raccomandazioni degli altri analisti (leggiamo 24 giudizi) concordano su un prezzo di fair value in area 0,52. Il nostro giudizio, basato sullo studio degli ultimi 4 anni di bilancio è per un prezzo obiettivo in area 0,50 circa.
Cosa attendere dal punto di vista grafico? Come valutare la sottovalutazione calcolata alla luce dei grafici che tornano a puntare al ribasso?
Il titolo nell’anno 2000 ha segnato il massimo a 5,528 e da quel momento ha iniziato una discesa che è stata superiore al Ftse Mib.
Pericoloso doppio massimo su Telecom Italia. Stare lontano dal titolo nonostante la sottovalutazione
C’è il pericolo che il minimo di 0,2786 possa essere ritoccato e rotto al ribasso? Da marzo 2020 per 3 volte area 0,4197 ha ostacolato la salita delle quotazioni. Negli ultimi giorni, i nostri oscillatori iniziano a preventivare una forte discesa.
Una chiusura odierna inferiore a 0,3715 farebbe iniziare un ribasso con obiettivo da raggiungere nei prossimi 1/3 mesi in area 0,2852. Il pattern in corso è davvero pericoloso, in quanto potrebbe portare a minimi inferiori a quelli che si sono formati nello scorso anno.
Cosa impedirà questo scenario? Al momento una chiusura della prossima settimana superiore a 0,3729.
Si procederà per step. Si raccomanda frattanto di non comprare il titolo e nè di accumularlo. Stare Flat.