Pericoli derivanti dal settore immobiliare

Draghi

Negli ultimi giorni Mario Draghi ha lanciato un sibillino allarme sui pericoli derivanti dal settore immobiliare.

Il Presidente della Banca Centrale Europea, ormai prossimo al passaggio di consegne con Christine Lagarde,ha attaccato i mercati finanziari e immobiliari dell’Eurozona.
La lievitazione dei prezzi rischia di esplodere e potrebbe diventare un vero e proprio rischio in ragione dell’attuale fase di rallentamento economico a livello globale.

Pericoli derivanti dal settore immobiliare e non solo: Draghi ipotizza la bolla

Insomma il Presidente uscente della BCE ha parlato chiaro in occasione dell’ultimo comitato monetario e finanziario internazionale tenutosi a Washington.

A suo dire ad oggi i mercati finanziari e immobiliari della zona euro sembrano, seppur ancora di poco, sopravvalutati.

Dunque  la tendenza agli eccessi per il momento è limitata, i rischi però potrebbero crescere visto il contesto globale che vede la maggior parte delle economie mondiali in rallentamento evidente.

La necessità di queste precisazioni di Draghi non è chiarissima se non pensando che negli USA poteva dare una mano a Powell molto attaccato in patria per i tagli della FED.

Quindi spiegare le mosse della BCE (ripresa del QE) con un discorso di criticità economiche globali in qualche modo è stato  certamente un aiuto discreto ma convinto al collega americano.

Draghi ha fatto ben presente come, attualmente, il peggioramento delle prospettive dell’  economia a livello globale vada a pesare  sulla stessa stabilità finanziaria.

Tutto ciò rende il quadro globale complesso e impegnativo per chi deve reggerne le redini.

Altro aiutino a Powell per giustificarne le mosse.

Draghi ha poi ben specificato che  si rilevano segnali di valutazioni troppo tirate nella zona euro in particolare in alcuni segmenti a maggior rischio  dei mercati finanziari.

Stesso quadro che si sta manifestando nei mercati immobiliari;in entrambe le aree il CEO della BCE rileva : “differenze marcate tra le diverse regioni”.

Nuove nuvole per le Borse

L’intento di Draghi poteva essere anche costruttivo, certo è che sulle Borse i pericoli derivanti dal settore immobiliare, e non solo, messi in rilievo dal Presidente della BCE hanno comunque fatto riannuvolare il cielo sui mercati.

Sono eventi che paiono casuali e si spera che davvero lo siano…anche se talvolta viene il dubbio che alle persone che occupano cariche così in grado di condizionare i mercati forse dovrebbero essere apposte limitazioni agli interventi pubblici.

Troppo severa una restrizione del genere? Forse sì visto che le oscillazioni giornaliere da 4/5 punti percentuali che uscite del genere avrebbero provocato anni fa non si vedono più.

Ma la combinazione dichiarazioni pubbliche aumento della volatilità è rimasta forte… e le leve fruibili ora non sono quelle di una volta…a ciascuno le proprie considerazioni.

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