Perché si dice che nella botte piccola c’è il vino buono

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Questo articolo è per chi deve chiamare sempre qualcuno per farsi prendere le tazze in alto nella credenza. Per chi non ha bisogno di abbassarsi quando va a trovare il suo amico che ha appena ristrutturato una mansarda. Chi viene sempre messo davanti nelle foto di gruppo. Per chi non ha mai comprato un paio di pantaloni a quali non abbia dovuto fare l’orlo. E chi non viene mai scelto per giocare a basket. Proprio così, questo è l’articolo adatto a quella cospicua fetta di popolazione che presenta una minore statura rispetto alla media.

È una vita che le persone rincuorano le persone minute dicendo loro “non preoccuparti, nella botte piccola c’è il vino buono” e la persona bassa puntualmente risponde con un sorriso imbarazzato. Ma perché si dice che nella botte piccola c’è il vino buono?

Una questione enologica

Il detto deriva dal fatto che i viticoltori e contadini conservano la parte migliore del vino prodotto, in piccole botti di legno. Conservare il vino in botti più piccolo, significa tirare fuori dalla bevanda più amata al mondo, odori e profumi inaspettati. Questo perché, a parità di quantità, il vino in una botte piccola è esposto a un minor contatto con l’aria. Questo lo preserva e lo fa maturare meglio. Quindi è proprio vero, nelle cose piccole si nascondono grandi tesori. Ecco perché si dice che nella botte piccola c’è il vino buono.

La botte piccola più buona al mondo

La barrique è la botte in legno più famosa e celebre che esista. Il sistema di conservazione di vini nelle botti piccoli è di origine francese. Il legno selezionato è solitamente di rovere, proveniente dalla Francia o dalla Croazia. I vini che fanno un passaggio in barrique, solitamente hanno sentori più tostati. Al palato risultano più vanigliati, gradevoli e amabili. Sono i vini perfetti da abbinare ad un tagliere di formaggi o ad un buon risotto al gorgonzola, noci e radicchio.

Nella botte piccola c’è il vino buono ed è proprio vero!

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