Una delle accuse più dure nei confronti di un adulto è quella di “essere una bambino”.
Le ragioni per cui a questa caratteristica vengono conferite accezioni negative è che “l’essere bambini” rappresenterebbe l’incapacità di prendere un impegno, mancanza di serietà, infantilismo etc.
Ma ci chiediamo: davvero restare un po’ bambini sia così sbagliato?
La facoltà di stupirsi, di vedere oltre l’ostacolo e di immaginare, è peculiare nei bambini. Eppure sono capacità che danno grande forza e ci rendono più facile la vita di ogni giorno.
Non c’è una formula per ritornare bambini, però è fortunato chi ha la possibilità di entrare in contatto con loro, rianimando il proprio spirito.
Se l’interesse principale di un bambino è giocare, scoprire il mondo intorno e creare o ascoltare storie di avventura, perché non lasciarci coinvolgere?
La narrazione per esempio apre a tante opportunità: fiabe, leggende, miti e favole classiche. Tutte queste forme narrative aiutano la crescita del bambino e rafforzano il legame con gli adulti. Attraverso le favole riusciamo a condividere un linguaggio che nella normalità non è quasi mai permesso. Quello della fantasia.
Ecco perché raccontare favole ai bambini li renderà più liberi?
I benefici legati allo sviluppo
Trovare uno spazio nel corso della giornata dedicato al racconto di una fiaba può diventare un semplice rituale. Se dedichiamo a nostro figlio e a noi stessi un tempo breve per raccontare una storia potrebbe diventare uno spazio di dialogo profondo.
La storia della buonanotte è un rituale molto apprezzato dai bambini. Secondo gli psicologi dell’infanzia diventa un momento di rassicurazione e condivisione.
Spesso la notte si configura come il momento dell’abbandono dei genitori e della paura per i bambini. Consolarli con una storia letta da mamma e papà è un modo per renderlo meno traumatico.
Il racconto serale ci fa ritrovare il nostro “spirito da Peter Pan”. Riportandoci sullo stesso piano dei più piccoli, restituisce a noi e loro la possibilità di metterci in contatto con le nostre emozioni.
Vivere ogni emozione che la storia suscita è importante per non avere paura di ciò che accade nella realtà. Le fiabe aprono anche uno spazio all’ascolto del bambino, per domande, paure, sensazioni incomprese.
E il lieto fine apre il cuore alla speranza e che ogni difficoltà può essere superata.
Ancora, i personaggi dei racconti fantastici danno la possibilità di immedesimarsi in loro, sviluppando non solo la fantasia, ma aiutando a capire regole e comportamenti sociali.
In fine, lo spazio dedicato al racconto e alla lettura aiuterà i nostri bambini a concentrarsi e nel futuro ad amare i libri.
Questi i motivi del perché raccontare favole ai bambini li renderà più liberi.