Perché passare una giornata nel centro di Roma

mura

Perché passare una giornata nel centro di Roma? È il 1980. Il centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le Mura vengono iscritte nella lista dei patrimoni Unesco dell’umanità. L’integrazione tra i numerosi siti di interesse storico, artistico e culturale è possibile soltanto nell’unicità di Roma.

Una giornata nel centro di Roma

Tremila anni di storia sono stratificati e incastonati in una serie di meraviglie costruite dall’uomo fin dai tempi della sua fondazione, sul colle Palatino. Chissà se Romolo, fondando la città di cui divenne il primo re, poteva immaginare quale sarebbe stato l’avvenire di quel piccolo villaggio di capanne. Centro del più grande impero universale dell’antichità, Roma seppe diventare anche il fulcro mondiale della spiritualità.

Una giornata nel centro di Roma non è soltanto la visita a Colosseo, Palatino, Domus Aurea, Pantheon e fori imperiali. Ma si tratta di una full immersion in un incredibile insieme di architettura, stili, chiese e basiliche, statue, piazze, dipinti e rovine archeologiche.

Roma Caput Mundi

Il corso della storia, le mutazioni di gusto e costume, il modo di interpretare e scolpire lo spazio e il paesaggio. Ecco perché passare una giornata nel centro di Roma. Almeno una volta nella vita, Roma è da visitare. Il Cairo, Babilonia, la stessa Atene: nessun luogo al mondo è riuscito ad eguagliare quanto avvenuto a Roma.

Un posto segreto

Esiste un luogo dove lo sguardo riunisce in sé oltre tremila anni di storia ed eventi epocali. Si tratta di un posto segreto. Stiamo per accompagnarvi.

Da quel luogo gli occhi si soffermano prima sul Palatino, dove tutto ebbe origine con l’eroica fondazione di Romolo. Più in là è possibile scorgere il Colosseo sulla sinistra, simbolo della Roma imperiale. Sullo sfondo si erige la Cupola di San Pietro, fulcro della cristianità.

Lo sguardo si blocca poi sul balcone di Piazza Venezia. Da lì, un triste giorno, Benito Mussolini informò gli italiani dell’ingresso dell’Italia fascista nella Seconda guerra mondiale. Poco più a lato troviamo il Vittoriano, monumento celebrativo dell’epoca del Regno d’Italia. Guardandolo ci ricordiamo della svolta repubblicana impressa dall’Italia post-bellica.

Luoghi di assassini e ritrovamenti

Poco più dietro trova spazio via Caetani, la seconda traversa a destra di via delle Botteghe Oscure, dove venne rinvenuto il corpo dell’onorevole Aldo Moro. A pochi passi si trovano la sede dell’Enciclopedia Treccani, dove il nostro sapere è interamente custodito. Infine, l’area Sacra di Largo Argentina. Un giorno di oltre duemilacinquecento anni fa, trentatré pugnalate stroncarono la vita di Giulio Cesare alle idi di Marzo.

Questo luogo, unico al mondo e magico, si trova sulle mura che delimitano l’area archeologica dei Mercati di Traiano, su via dei Fori Imperiali. Da lì sopra, si può leggere gran parte della storia dell’uomo attraverso i monumenti di Roma.

Barbari e Barberini

Con un abile gioco di parole in latino, un detto afferma che ciò che non fecero i barbari, fecero i Barberini. I Barberini: una famiglia che, trasferitasi a Roma dalla vicina Toscana, divenne così importante da avere persino un Papa, Urbano VIII. Per celebrare la loro grandezza, spogliarono Roma di marmi, statue e opere d’arte. Il motivo? Impreziosire le loro residenze private. Palazzo Barberini, a due passi da via Veneto, ospita oggi la Galleria Nazionale d’Arte Antica. Da Giotto a Raffaello e Caravaggio, passando per Bernini e Borromini: per me è un posto da capogiro!

Concludiamo quì una giornata nel centro di Roma: stanchi? Niente paura, il rooftop e lo shopping della Rinascente, a pochi passi da Palazzo Barberini, sapranno certamente ritemprarvi.

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