Perchè nell’orto è meglio non seguire le fasi lunari e affidarsi alle previsioni del tempo anche variabile

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La pandemia ha convinto molti italiani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto e del giardino anche senza nessuna esperienza. Ma per ottenere buoni risultati e non sprecare tempo e denaro, è meglio seguire alcune regole base della coltivazione. Per esempio, riguardo alle tempistiche delle semine, delle potature, dei rinvasamenti e delle concimazioni. Ecco perchè nell’orto è meglio non seguire le fasi lunari e affidarsi alle previsioni del tempo anche variabile.

Luna o termometro?

Sono ancora molti coloro che seguono le fasi lunari per pianificare i lavori in giardino, nell’orto e nel terrazzo, dalle semine dell’insalata o degli spinaci, fino alle potature delle piante da frutto. Ma in realtà l’influenza della luna – il nostro satellite naturale – sul comportamento e sulla crescita delle piante, non è mai stata dimostrata scientificamente.

Certo, è molto più facile seguire l’alternanza tra luna piena e luna nuova, tra primo e ultimo quarto, piuttosto che studiare a fondo i fenomeni atmosferici. Questi ultimi sono certamente complessi da capire, anche se sono determinanti per i cicli vegetali.

Per esempio, la composizione del suolo, la disponibilità di nutrienti nel terriccio e quali capricci ci riserva il tempo. Tuttavia se ci facciamo stregare dalla luna, possiamo commettere degli errori.

Perché nell’orto è meglio non seguire le fasi lunari e affidarsi alle previsioni del tempo anche variabile

Pe esempio, per evitare una semina durante una determinata fase lunare, si rischia di lasciarsi sfuggire un periodo meteorologicamente favorevole. Al contrario, aspettare qualche giorno con le previsioni meteo alla mano, ormai affidabili per i tre giorni successivi, consentirebbe forse di evitare una brinata letale per le piantine.

I nostri nonni erano giustificati nei loro comportamenti. Poiché prima del Novecento non esistevano conoscenze scientifiche sulle relazioni tra piante, clima e suolo. Ma oggi, invece della luna, abbiamo termometri e previsioni.

A maggio, la brina può ancora apparire all’alba sulle colline appenniniche dopo notti serene. Così come le prime ondate di caldo quasi estivo possono già portare temperature massime intorno ai 30 gradi, specialmente al Nord e all’interno di Toscana e Lazio. Mentre sulle Prealpi piemontesi questo è il periodo più piovoso dell’anno.

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