Perché oggi la Borsa di Milano è salita e cosa ha fatto schizzare del 5% un titolo a Piazza Affari 

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Termina bene la prima seduta della settimana, ma la giornata non era cominciata nel migliore dei modi. Per fortuna, gli acquisti sui mercati europei hanno permesso alle Borse di chiudere in guadagno.

Se gli acquisti hanno spinto al rialzo i listini UE, le vendite hanno fatto scendere i prezzi di alcune materie prime. Oggi l’andamento dei prezzi dei listini e del petrolio fa intuire su cosa stanno scommettendo gli operatori.

La settimana borsistica era cominciata nel peggiore dei modi. A causa del fuso orario, le prime Borse che aprono nella giornata sono quelle dei Paesi del Pacifico, quindi Australia, Giappone e Cina.

La Borsa di Sidney ha chiuso in rialzo dell’1,2%, quella giapponese ha terminato con un rialzo dello 0,6%. Tuttavia, le Borse cinesi hanno avuto un crollo. Gli indici dei vari listini della Cina hanno avuto un calo tra il 2,6% e il 3,5% a causa dei nuovi casi di pandemia. A Shenzen è scattato un nuovo lockdown per 17,5 milioni di persone.

Perché oggi la Borsa di Milano è salita e cosa ha fatto schizzare del 5% un titolo a Piazza Affari

La paura di ricadere nell’incubo pandemia del 2020 ha fatto crollare le Borse cinesi e poteva far crollare anche le Borse europee.

La guerra in Ucraina sempre più sanguinosa, la corsa dell’inflazione e il rischio di una nuova pandemia, potevano mandare a picco i mercati azionari UE. Ma non è stato così.

Al termine della giornata l’indice europeo Euro Stoxx 50 ha guadagnato quasi l’1,5%, la Borsa tedesca è salita addirittura del 2,2%. La Borsa di Parigi ha guadagnato l’1,7%, mentre la Borsa inglese ha registrato un prudente rialzo dello 0,5%.

Gli operatori hanno fatto acquisti anche a Piazza Affari, ecco perché oggi la Borsa di Milano è salita dell’1,6%. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 23.426 punti, spinto dai rialzi di alcune importanti blue chip. Gli acquisti sono stati diffusi su tutto il paniere dei titoli a maggiore capitalizzazione.

A Milano, come in Europa, gli operatori hanno comprato sulla scommessa che presto si potrebbe trovare una soluzione alla guerra.

Questo auspicio ha spinto al ribasso anche il prezzo delle materie prime dell’energia. Al momento della chiusura dei mercati in Europa, il prezzo dei due future sul petrolio era in ribasso tra il 5% e il 6%. Anche il gas naturale ha perduto terreno.

A Milano Buzzi e Telecom sono i due titoli a larga capitalizzazione che hanno realizzato la migliore performance. Buzzi è salita del 5% spinta anche dall’operazione di riacquisto dei titoli da parte della società. Telecom ha guadagnato il 4,9% perché il consiglio d’amministrazione ha mostrato disponibilità a valutare la proposta di acquisto da parte del fondo americano KKR.

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