Perchè non si possono scrivere on line queste cose sul proprio ex

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Se una relazione finisce in modo tempestoso è facile avere la tentazione di sfogarsi. Ormai per molti la principale valvola di sfogo sono i social network per la loro facilità di utilizzo ed immediatezza. Così può venire in mente di divulgare il tradimento sperando di mettere in cattiva luce l’ex compagno, dipingendolo come un traditore seriale. Perchè non si possono scrivere on line queste cose sul proprio ex? Perchè la Corte di Cassazione la ritiene diffamazione aggravata.

Lo ha stabilito con la recente sentenza 3204/2021 con cui l’imputata ha subito una condanna per questo reato. L’ex coniuge tradito ed arrabbiato non può nemmeno fare affidamento sull’attenuante della provocazione. Questo se, come nella sentenza, i fatti si siano verificati a notevole distanza l’uno dall’altro. La distanza temporale tra il tradimento ed il post di sfogo porta i giudici a pensare che chi scrive volesse semplicemente vendicarsi per il vecchio tradimento. La vendetta è un piatto che si consuma freddo, come insegna il proverbio.

Perchè non si possono scrivere on line queste cose sul proprio ex

Ecco perché chi svela al mondo che il suo ex è un traditore non può contare su nessuna attenuante. Il post di critica verrà invece interpretato come frutto di meditazione e quindi espressamente voluto per creare difficoltà al proprio ex.

Ancora peggio se in quel post venisse in mente di denigrare l’amante del proprio ex. Amante che, ovviamente, non era parte del rapporto coniugale e pertanto non deve essere coinvolta in queste vendette incrociate sui social.

Molta attenzione anche alle multe. Nel caso in questione la Corte ha condannato l’autore del post a 1.500 euro di multa per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex coniuge. Infatti nel post della vendetta lo aveva apostrofato con espressioni molto pesanti ed ingiuriose. In questo caso la multa è addirittura superiore al massimo previsto dalla legge per quel reato. Quindi non solo la ex tradita non ha avuto l’attenuante, ma addirittura ha subito un’aggravante.

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