Perché le Borse europee si sono inabissate e gli investitori sono fuggiti dai mercati

In Piazza Affari da inizio settimana temevamo il peggio e il peggio è arrivato. Anche se quello che è accaduto oggi è andato al di là delle peggiori previsioni. Già ieri, ed anche oggi prima della apertura della Borsa, da queste colonne noi di ProiezionidiBorsa avevamo messo in guardia possibili scivoloni. Ma ciò che è accaduto oggi può essere considerato un crollo.

Perché le Borse europee si sono inabissate e gli investitori sono fuggiti dai mercati

Oggi le Borse europee sono precipitate. Come avevamo sottolineato in altri articoli, tutti gli indici azionari erano su livelli di prezzo pericolosi. Avevamo usato l’espressione, ciglio di un baratro. In quel baratro oggi ci sono cadute tutte le Borse.

Oggi non si salva nessun listino. I crolli vanno dal 2% della Borsa olandese al 4,2% della Borsa tedesca. In questo range ci stanno tutti gli indici azionari principali del Vecchio Continente e ci sta pure Wall Street i cui indici perdevano il 3% a metà giornata.

La causa della caduta è legata alla pandemia da Covid che in Europa si sta espandendo rapidamente. Oggi la Francia ha annunciato un nuovo blocco del Paese da domani a mezzanotte e la Germania dal 4 Novembre.

Questo è bastato per mandare a picco le Borse in apertura di seduta. La pandemia fuori controllo e Wall Street in caduta libera, ecco perché le Borse europee si sono inabissate e gli investitori sono fuggiti dai mercati.

In Piazza Affari si salva solamente Saipem, mentre le banche sono state massacrate

Al termine della giornata il nostro indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha perduto il 4% finendo a 17.897 punti. Per i prezzi non c’è stato niente da fare. Hanno aperto in gap ribassista e hanno iniziato a scendere fin da inizio delle contrattazioni.

I prezzi hanno toccato un minimo intraday a 17.850 punti prima di risalire. Minimo che coincide con i massimi delle sedute del 25 marzo e del 7 aprile. E questo può fare pensare che magari, domani, i prezzi potrebbero avere un piccolo rimbalzo.

Tra le azioni è stato massacrato il settore bancario. BPER ha perduto oltre il 7%, Intesa il 4,9%, Unicredit il 4%, Banco BPM il 4,1%.

Tra i titoli a maggiore capitalizzazione un solo titolo si è salvato, un po’ a sorpresa, Saipem, che ha guadagnato l’1%. Sorprende la performance perché il prezzo del petrolio si è inabissato. E comunque il valore di Borsa di Saipem rimane ai minimi degli ultimi 10 anni.

 

Approfondimento

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