Perché il cane scappa e come insegnargli a non farlo più

CANE

Quando si vede un cane che segue il padrone senza guinzaglio si prova una certa invidia. Non sempre si riesce, infatti, a insegnare all’amico a quattro zampe a seguire il nostro passo. Addirittura ci sono casi in cui il cane tende a scappare appena può. In questo articolo si cercherà di capire perché il cane scappa e come insegnargli a non farlo più.

Condurre il cane al guinzaglio è relativamente sicuro. Purtroppo, alcuni soggetti tendono a fuggire anche frenati dal collare e non rispondono ai richiami. Questa abitudine diventa veramente pericolosa. In città o in luoghi molto trafficati, il cane rischia incidenti e di farsi male. Ecco allora qualche idea sulle ragioni dell’istinto alla fuga e come risolvere la problematica.

Perché il cane scappa e come insegnargli a non farlo più

Non c’è una singola ragione per la quale il cane cerca di scappare dal padrone. A volte è l’istinto a parlare: nuovi odori, suoni potenzialmente pericolosi, femmine in calore. A questi si aggiunge la possibilità che il cane sia frustrato o abbia paura.

Un cane che esce poco e che non ha l’opportunità di correre, avrà molte energie. Il cane ha bisogno di muoversi liberamente, di scoprire il mondo che lo circonda. Se resta sempre in appartamento o in giardino non riesce a scaricare questa energia. Di conseguenza o farà qualche danno o cercherà di procurarsi da solo la libertà.

L’addestramento

Prima di arrendersi alle scappatelle e sentirsi frustrati, anche il padrone può sperimentare uno stato di “abbandono”, ci sono delle soluzioni che possono aiutare. La prima cosa da fare è mettersi in discussione. Bisogna cercare di capire se il cane scappa per un qualche nostro errore.

È bene mettere al sicuro il giardino da possibili vie di fuga. Un’attenzione che bisogna avere è trascorrere più tempo col cane. Sentendosi accolto, meno annoiato e amato, sentirà meno la necessità di fuggire o di non tornare se chiamato. Trovare degli esercizi o dei giochi impegnativi, fanno scaricare la sua energia mentale e fisica e lo distolgono dalle fughe.

È molto importante che fin da cucciolo il cane impari i comandi base “resta”, “seduto”, “terra”. Per insegnare il richiamo, invece, si possono all’inizio usare giochi o bocconcini di rinforzo. Il cane associa il suo nome e il richiamo a un evento positivo. Per finire, mai mettergli il guinzaglio immediatamente dopo averlo chiamato. Tornare dal padrone significherebbe essere rinchiuso o privato della libertà. Con questi accorgimenti il cane dovrebbe imparare a gestire l’istinto alla fuga, preferendo passare il tempo col suo padrone.

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