Perché il Bonus Internet rende tutti scontenti

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Oggi, in quest’articolo, cerchiamo di capire perché il Bonus Internet rende tutti scontenti. Risulta difficile immaginare come un bonus a favore dei consumatori riesca a scontentare tutti. Eppure è quello che sta accadendo con il cosiddetto “Bonus Internet”.

Quest’ultimo, effettivo dallo scorso primo ottobre, permette di avere un contributo economico fra i 200 ed i 500 euro per poter fruire in casa di una connessione veloce e di un dispositivo informatico. È destinato ai nuclei familiari con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 20.000 euro.

Ebbene, analizziamo le maggiori criticità per poter comprendere perché il c.d. “Bonus Internet” rende tutti scontenti.

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Le criticità

Il primo problema riguarda la velocità minima di connessione. Il Decreto stabilisce che il contributo viene erogato per ottenere una velocità minima in download di 20mb. In realtà gli operatori telefonici, sebbene pubblicizzino capacità ben maggiori, non sempre garantiscono la potenza richiesta.

Inoltre, spetta ai gestori telefonici la verifica della veridicità  dell’ISEE dichiarato. Facile comprendere la difficoltà di questi ultimi ad effettuare questo tipo di controllo. Nel caso in cui il Ministero, nel corso di una verifica, evidenzi una incongruità, sarà l’operatore telefonico a perdere il diritto al rimborso statale.

Il secondo nodo da evidenziare è che il Decreto obbliga a servirsi dell’operatore che offre la possibilità di navigazione più veloce. Il consumatore, quindi, per poter ottenere il “Bonus Internet”, si trova costretto a scegliere in base ad un unico parametro. E cioè quello della velocità della banda.

Non rientrano, invece, nei criteri di assegnazione né la qualità dell’assistenza né i costi dei servizi. Criteri che sono, tuttavia, evidentemente fondamentali per l’utente.

Ad oggi gli operatori telefonici non hanno opposto obiezioni in quanto il “Bonus Internet” gli garantisce l’acquisizione di nuovi clienti, quindi un incremento dei guadagni.

Le zone geografiche

C’è, infine, un grosso ostacolo di tipo tecnologico che rischia di lasciare fuori dal bonus un’ampia fetta di italiani. Ci riferiamo a coloro che risiedono in zone geografiche non raggiunte da connessioni veloci e che, quindi, non sono in grado di soddisfare il requisito della velocità minima per godere del “Bonus Internet”.

Il Ministero, alla luce delle criticità emerse, sta lavorando alacremente per risolvere le problematiche esposte.

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