Perché i titoli di Stato volano grazie a Draghi e quali saranno i BTP che correranno di più

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L’incarico a Mario Draghi ha scatenato l’entusiasmo dei mercati finanziari. La Borsa è l’effetto più evidente. Ma anche le obbligazioni governative hanno iniziato ad apprezzarsi con decisione. In questo articolo gli Esperti di ProiezionidiBorsa riveleranno perché i titoli di Stato volano grazie a Draghi e quali saranno i BTP che correranno di più.

Il crollo dello spread

Uno degli effetti finanziari dell’incarico a Mario Draghi, è stato quello di fare immediatamente scendere lo spread. Il differenziale di rendimento tra BTP e Bund è calato in due sedute di 15 punti. E anche nell’ultima giornata della settimana la discesa è continuata.

Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato tedeschi e italiani è sceso dopo molto tempo sotto 100 punti base. Sicuramente scenderà ancora. Quanto? Gli Analisti di ProiezionidiBorsa sono concordi nell’indicare che lo spread potrebbe arrivare a 50 punti base.

Perché i titoli di Stato volano grazie a Draghi e quali saranno i BTP che correranno di più

Lo spread spagnolo è a 55 punti base e quello francese a 20 punti base. In parole povere significa che il decennale spagnolo rende lo 0,5% in più di quello tedesco e quello francese lo 0,2%.

La discesa del spread avviene quando si concentrano gli acquisti sui titoli di Stato. La domanda fa salire i prezzi delle obbligazioni governative e deprime il rendimento. Quindi la domanda è: per i titoli di Stato sarà rally grazie a Draghi?

Se lo spread dovesse scendere di altri 40 punti, certamente ci sarà un conseguente rialzo dei prezzi dei Buoni del Tesoro Poliennali. Non è impossibile immaginare che lo spread italiano possa scendere a livello di quello spagnolo. Se non più in basso.

Il volo del BTP scadenza nel 2067

Questo apprezzamento potrebbe essere sfruttato in chiave speculativa. Per esempio prendiamo il BTP a più lunga scadenza, quello che verrà rimborsato nel 2067 (Isin: IT0005217390). L’obbligazione l’8 gennaio ha toccato un massimo a 136 centesimi. Poi ha iniziato a scendere, toccando un minimo a 128 centesimi il 22 gennaio.

In tre settimane i prezzi dell’obbligazione hanno perduto quasi il 6%. Praticamente più di 3 volte il suo rendimento annuo. Ma il 23 gennaio, con lo scoppio della crisi, i prezzi hanno ripreso a salire.

Nel giorno della nomina di Draghi i prezzi sono passati da 130 a 134 punti. Un rialzo del 3 percento in un solo giorno, per un titolo che distribuisce una cedola annua del 2,8%.

Nelle prossime settimane si aprono ottime opportunità per le obbligazioni governative. E se per i titoli di Stato sarà rally grazie a Draghi, le scadenze più lunghe saranno quelle che si apprezzeranno maggiormente.

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