Perché i risparmiatori devono cominciare ad avere paura

Ftse Mib

La situazione in Borsa si fa difficile, molto difficile. Lo scenario che si va prospettando non è dei migliori. Potrebbe essere anche peggiore di quello già brutto che si è vissuto tra fine febbraio e inizio marzo. Ecco perché i risparmiatori devono cominciare ad avere paura. Perché se i mercati finanziari crollano, crollano tutti. Azioni, obbligazioni, materie prime, etf, fondi.

Perché i risparmiatori devono cominciare ad avere paura

Dopo la seduta lacrime e sangue di ieri, oggi per Piazza Affari sarà un’altra giornata molto difficile. Si può sperare in un rimbalzo in apertura, forse è l’unica concessione positiva che verrà offerta oggi.

Il primo segnale di pericolo arriva dallo spread, ovvero dal differenziale tra rendimenti dei BTP italiani e dei Bund tedeschi. Ieri questo indice, importantissimo per le nostre finanze, è schizzato in alto di 5 punti percentuali.

Il rialzo del differenziale tra i rendimenti dei due titoli obbligazionari governativi, non è un bel segnale per due motivi. Perché è un allarme sul rischio di vendite massicce dei nostri BTP. E perché più lo spread sale, più il costo del nostro debito pubblico aumenta.

Che seduta attende oggi la Borsa di Milano

Torniamo ad occuparci di Piazza Affari e della seduta di oggi. Vediamo quali sono i livelli da monitorare per l’Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa. Ieri l’indice si è fermato su un livello di prezzo chiave. Un supporto su cui sono rimbalzati i prezzi a dicembre del 2013, del 2014 e del 2018. Anche oggi si potrebbe assistere ad un rimbalzo, anche se ci aspettiamo sia intraday, giornaliero. Dopo il forte ribasso di ieri, chi ha assunto posizioni short, al ribasso, oggi dovrebbe ricomprare per chiudere le posizioni.

Si potrebbe, perciò assistere a un rimbalzo fino a 18.300 punti, probabilmente nella prima parte della seduta. Se i prezzi salissero oltre questo livello, allora si potrebbe pensare anche alla possibilità della chiusura del gap aperto nella seduta di ieri. Ma l’ipotesi è remota.

Lo scenario negativo vede una discesa dei prezzi sotto il minimo di ieri di 17.843 punti. In questo caso il primo obiettivo sarà quota 17.600 punti.

Approfondimento

Per conoscere l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa, clicca qui.

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