Perché i fondi pensione sono così utili?

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Perché i fondi pensione sono così utili? Chi è preoccupato riguardo al sistema pensionistico italiano? Molte persone, e a ragion veduta. Quindi molti stanno pensando di affiancare alla previdenza obbligatoria la previdenza complementare. Perché? Perché andranno in pensione ben più tardi di nonni e genitori. E prenderanno parecchio di meno. In media circa il 30%. Ma anche meno. I nostri nonni sono stati fortunati, ma non sarà così per noi. Loro si sono andati in pensione anche giovani. Con un assegno ben più pingue del nostro. La nostra pensione arriverà più tardi. E rischia di essere anche molto più bassa. Perché dipenderà da quanto abbiamo versato di contributi durante la nostra vita lavorativa.

Che cosa sono i contributi? Si intende quella parte della remunerazione, come lavoratore dipendente o autonomo, che va nelle casse dell’INPS. Sono i contributi previdenziali che pagano le pensioni dei nostri nonni. Ci facciamo carico delle pensioni degli anziani sperando che domani i nostri figli si facciano carico delle nostre. La somma dei contributi versati nella vita lavorativa, più gli interessi maturati capitalizzati annualmente, sarà utilizzata per calcolare l’importo della nostra pensione. La nostra pensione annuale sarà una percentuale del capitale accumulato. Legata al numero di anni per cui probabilmente percepiremo la pensione. Ossia la nostra speranza di vita. Tanto maggiore la nostra speranza di vita, tanto più piccola sarà la percentuale da applicare al capitale accumulato. Quindi, più si guadagna e più si avrà di pensione? Esatto.

Perché i fondi pensione sono così utili?

L’importante è avere una vita lavorativa continua, senza pause come anni di disoccupazione. Prima andremo in pensione e più saranno gli anni in cui potremmo percepire la pensione. Per far quadrare i conti, la percentuale applicata al capitale accumulato per determinare l’importo annuale da pensione sarà più bassa. E dove troviamo informazioni specifiche sul nostro caso? Sul sito dell’INPS troviamo delle simulazioni su come sarà la nostra pensione in base a quanto abbiamo già versato come contributi. E magari scopriremo che avremo solo la metà dell’ultimo stipendio. Cosa possiamo fare, quindi? Urge iniziare a mettere da parte qualcosa per la pensione. Anche 50 euro al mese, investiti con oculatezza, possono portare ad accumulare col tempo un capitale di tutto rispetto. Capitale che aiuterà a integrare la pensione.

Perché i fondi pensione sono così utili? Il fondo pensione è quanto il legislatore mette a disposizione per integrare la pensione. Incentivandoci con delle agevolazioni. In primo luogo, sui risparmi che versiamo si ottiene uno sconto sulle tasse. Sconto fino a poco più di 5 mila euro all’anno. Quando il fondo verserà una rendita integrativa, sarà tassato con aliquote più basse rispetto alle normali aliquote IRPEF, sotto il 15%. I guadagni del fondo pensione sono tassati in modo meno penalizzante rispetto agli altri investimenti. Se si è un lavoratore dipendente, e si sceglie il fondo pensione di categoria, la nostra azienda sarà costretta a metterci qualche soldo di tasca sua. Questo per arricchire la nostra pensione. In genere l’1% della retribuzione.

Quali sono i rischi?

Se il legislatore non stravolge la normativa esistente, nessuno. Tuttavia giova tenere in considerazione qualche aspetto. Se si è iniziato a lavorare dopo il mese di aprile del ’93, e se si è un lavoratore dipendente, allora tutto il TFR, cioè la liquidazione, andrà nel fondo pensione. Se ci si licenzia, non si avranno più questi soldi. Ma bisognerà aspettare la pensione per riceverli. Ovviamente ci sono delle eccezioni. E’ previsto che si possa richiedere un anticipo in particolari casi. Ad esempio, se si resta disoccupati a lungo.

Niente impedisce, poi, di aderire anche ad un altro fondo, scelto liberamente tra i fondi pensione sottoscrivibili da tutti. Anche dai lavoratori autonomi. Si tratta dei fondi pensione aperti. Sarebbe opportuno scegliere il fondo pensione con criterio. Cioè con gli stessi criteri che useremmo per un normale fondo comune dìinvestimento. Scegliere il meglio paga sempre, nel lungo periodo. Ovviamente aiutano anche i costi accessori bassi.

Concludendo, meglio un fondo che investe in titoli azionari o uno che investe in quelli obbligazionari? Per i fondi pensione vale una regola base. Scegliere in base al proprio orizzonte temporale. Se si è giovane, va benissimo anche un fondo azionario. Nel lungo periodo assorbirà tutte le crisi dei primi 20 anni. Col passare del tempo va diminuita man mano la quota di titoli azionari. A pochi anni dalla pensione bisognerà spostare tutto su un fondo che investa in obbligazioni a breve termine. Renderà pochissimo. Ma a quel punto non dovremo più rischiare.

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