Perché gli utenti iPhone sono chiamati in causa dalla nuova normativa della Commissione Europea

Apple

L’inquinamento tecnologico e l’attenzione all’ecosostenibilità sono due temi che interessano particolarmente la Commissione Europea. È notizia delle ultime settimane che è intenzione della stessa di proporre una normativa sulla regolamentazione dei caricabatterie.

Le previsioni di riduzione dei rifiuti tecnologici non sono di certo trascurabili, ma a rimetterci potrebbero essere gli utenti dei prodotti Apple. Allora, perché gli utenti iPhone sono chiamati in causa dalla nuova normativa della Commissione Europea?

Le proposte della Commissione Europea per la riduzione dei rifiuti tecnologici sono diverse. Due, nello specifico, sono indirizzate a favorire la vendita di un unico tipo di caricatore compatibile con tutti i dispostivi elettronici interessati.

Cosa comporta il caricabatterie unico?

La scelta di un unico tipo di caricabatterie per tutti gli apparati tecnologici comporta due esigenze. La prima è quella di fare in modo che questi eroghino la stessa potenza, ovvero stessa velocità di ricarica, ed eliminare le limitazioni imposte dai produttori.

La seconda è di avere un’unica porta di ricarica universale per tutti i dispositivi elettronici, indipendentemente dal Brand. Nello specifico, la Commissione Europea chiede che la porta USB-C sia la prediletta.

Perché gli utenti iPhone sono chiamati in causa dalla nuova normativa della Commissione Europea

Sebbene il numero di porte di ricarica dei dispositivi elettronici sia diventato sempre più contenuto col passare degli anni, c’è ancora chi non si adatta. Infatti, la maggior parte dei dispositivi Apple, nonostante alcuni abbiano una porta USB-C, utilizzano una porta proprietaria per le operazioni di ricarica.

Sui telefoni iPhone troviamo la porta Lightning, adottata dall’azienda di Cupertino dal 2012. Questa è utilizzata per la ricarica, per il trasferimento di dati e per l’ascolto in cuffia.

Rimanendo in casa Apple, notiamo che i caricabatterie di MacBook prediligono la porta USB-C, ma esistono 4 alimentatori diversi per wattaggio, determinante per la compatibilità.

Le altre proposte per ridurre la quantità di rifiuti elettronici

Altre 2 proposte sono esaminate dalla Commissione, insieme alle precedenti. La prima è quella di non fornire più il caricabatterie con l’acquisto di un nuovo dispositivo elettronico. In tal modo si ridurrebbe la quantità di rifiuti elettronici di almeno 1.000 tonnellate l’anno.

Segue una richiesta di informazioni più dettagliate riguardo le prestazioni di ricarica dei dispositivi in vendita, così da facilitare i consumatori nell’acquisto del caricabatterie.

Approfondimento

Come avere Alexa su computer ed accedere a funzioni esclusive di cui nessuno parla.

Consigliati per te