Perché gli incompetenti credono di poter investire meglio dei competenti: spieghiamo l’effetto Dunning-Kruger

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Perché gli incompetenti credono di poter investire meglio dei competenti: spieghiamo l’effetto Dunning-Kruger. Siete per strada, e state tornando a casa. Nel farlo, assistete all’incontro ed alla discussione tra due amici. Questo è il dialogo che segue.

“Ciao Marco!”

“Ciao Luca! Come Stai?”

“Tutto a posto, e tu?”

“Anch’io, dai. Tutto bene. Più o meno, diciamo…”

“Come mai? Cosa è successo?”

“Niente di particolare. Solo un piccolo problema… ma niente di che, davvero.”

“Oh… se vuoi parlarne, sono qui.”

“No, figurati… Non è tanto un problema, quanto un dubbio….”

“Se vuoi, puoi chiedere a me. Magari confrontarti con qualcuno potrebbe aiutarti.”

“Non in questo caso, Luca.”

“Perché?”

“Perché è una questione particolare. Si tratta di un investimento che ho fatto. Un titolo azionario… una vera bomba!”

“E quindi stai guadagnando bene, eh, vecchio trappolone???!!! Bravo. Ma, se stai guadagnando, dov’è il problema… o, per meglio dire, il dubbio, come l’hai definito?”

“Beh… sta nel fatto che non sto guadagnando…”

“Come no?? Ma non era una bomba, quel titolo??”

“Sì… ma, al momento, mi sembra più una bomba che mi sta esplodendo tra le mani!!”

“Perché?”

“Perché non sta andando affatto come doveva!”

“Scusa, che titolo è?”

“XYZ, quella società che è sulla bocca di tutti… quella che investe in… insomma, quella con quella nuova sede immensa, che si occupa di tecnologia dell’ultima generazione”

“E perché ci hai investito, scusa?”

“Perché? Lo stanno facendo tutti! Perché Gianni l’ha fatto 3 mesi fa ed ha visto triplicare il capitale! E volevo partecipare alla festa anch’io!”

“E come facevi ad essere sicuro che ti andasse bene?”

“Perché è una società tecnologica! Non li leggi i giornali?? Facebook, Google, Netflix, Amazon… salgono tutte, da tempo. Da anni! E cosa vuoi che ci voglia ad investire in queste società?? Basta che siano conosciute e la gente le compra, no?”

“Forse… no. Magari, se ti informavi un po’ prima…”

“E perché? Ripeto: cosa vuoi che ci voglia ad investire in Netflix??? Hai sentito che boom di abbonamenti ha fatto??? Ad averlo saputo prima…”

“Scusa, ma te non ti occupi di spedizioni?”

“Sì, ma che vuoi che ci voglia ad investire in Borsa, a scommetterci qualche soldo? Se ce l’ha fatta quel pirla di Gianni posso farcela anch’io, no?? Anche tu che ti occupi di scarpe puoi farlo. E che ci vuole?? Basta scegliere i titoli giusti!”

Perché gli incompetenti credono di poter investire meglio dei competenti: spieghiamo l’effetto Dunning-Kruger

Bene. Avete appena assistito al dialogo tra una persona sensibile all’effetto Dunning-Kruger (Marco) ed una, fortunatamente, normale (Luca). Che cos’è questo noto bias comportamentale? Nel campo della psicologia, l’effetto Dunning-Kruger è un pregiudizio cognitivo in cui le persone con scarse capacità in un ambito sovrastimano le loro capacità. È legato al pregiudizio cognitivo della superiorità illusoria, e deriva dall’incapacità delle persone di riconoscere la loro mancanza di capacità.

Senza la consapevolezza di sé data dalla metacognizione, le persone non possono valutare oggettivamente la loro competenza o incompetenza.

L’effetto è stato descritto dagli psicologi sociali David Dunning e Justin Kruger. Essi hanno rilevato che il pregiudizio deriva da un’illusione interna in persone di bassa capacità e da un’errata percezione esterna in persone di alta capacità. In altre parole, “l’errore di valutazione dell’incompetente deriva da un errore verso se stesso, mentre l’errore di valutazione dell’altamente competente deriva da un errore sugli altri”.

Nell’esempio, Marco chiaramente sovrastima le proprie capacità nel campo degli investimenti.

Per meglio dire, da incompetente, crede che sia facile investire. Dopotutto, se ce l’ha fatta un suo amico che non ne sa niente di investimenti come lui (Gianni), può farcela anche lui. Non solo, ma Marco ha anche chiaramente una bassa opinione di Gianni (lo definisce “pirla”, cioè ”sciocco, stupido” in dialetto milanese). E il fatto che lui abbia triplicato il capitale mentre a lui sta andando male lo rende ancora meno capace di comprendere che non è da tutti investire in Borsa. Che ci vogliono competenze per farlo. Che Gianni ha solo avuto un enorme colpo di fortuna.

Soprattutto, non riesce ad accettare che a Gianni sia andata bene ed a lui no. Questa cosa, chiaramente, influenza ancor di più le proprie scelte sbagliate. Non riesce a comprendere che non si investe a caso e “perché lo fanno tutti” rispetto al farlo documentandosi, come gli suggerisce Luca. Secondo Marco, sia che ci si occupi di spedizioni che di scarpe permette di investire in Borsa. Perché è facile, “basta scegliere i titoli giusti!”.

La dura  verità

Ovviamente le cose non stanno così. Sappiamo tutti (e se non lo sapevate adesso lo sapete) che per investire in Borsa bisogna essere degli esperti. E, come in ogni branca dello scibile umano, anche gli esperti possono sbagliare. Figuriamoci un incompetente come Marco! Per cui, non siate un Marco qualsiasi. Documentatevi, se e quando volete investire. E fatelo per acculturarvi. Perché la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un consulente d’investimento, cioè ad un professionista preparato. L’unico esperto che possa accompagnarvi nel mondo degli investimenti con la certezza che non diventiate vittime dell’effetto Dunning-Kruger anche voi.

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