Perchè gli affitti negli alloggi Pellegrini sono ben sotto la media di mercato

bilocale, affitti

Perchè gli affitti negli alloggi Pellegrini sono ben sotto la media di mercato. Un focus per capire perché gli affitti negli alloggi Pellegrini sono ben sotto la media di mercato.

Lavoro e casa, specie in momenti di crisi, rappresentano le due principali “dorsali” attorno a cui si struttura la vita delle persone. E la Fondazione Pellegrini persegue egregiamente entrambi gli obiettivi in un circuito virtuoso. Il piano immobiliare è partito sulla scia di uno dei bandi lanciati dal Comune per la gestione degli alloggi sfitti, esclusi dalla disciplina Erp, vale a dire “Edilizia Residenziale Pubblica”. Vediamo quindi di vedere più da vicino perché gli affitti negli alloggi Pellegrini sono sotto la media di mercato.

La formula dell’Housing Sociale

Il modello a cui si ispira il progetto “Giambellino 143”, messo in piedi dalla Fondazione di Ernesto Pellegrini, è quello dell’Housing Sociale. Argomento di cui abbiamo già avuto modo di parlare, nei suoi tratti essenziali, e per il quale si rimanda a precedenti approfondimenti. Quindi, restringendo il campo di osservazione al progetto della famiglia Pellegrini, l’obiettivo è uno solo. Vale a dire: fornire una risposta alle esigenze abitative delle persone che versino in situazioni di temporanea emergenza dal punto di vista economico e sociale.

Il progetto “Giambellino 143”

Il progetto si è basato sulla ristrutturazione, la messa a norma, l’arredo e la gestione di appartamenti assegnati dal Comune di Milano. Il taglio degli alloggi è quello dei bilocali e trilocali con dimensione media di 55 mq. Le formule sono varie: si va da appartamenti destinati a nuclei familiari per un periodo di 12-18 mesi, fino agli appartamenti, definiti “Albergo sociale”. Soluzioni abitative che, stando a quanto dichiarato dagli addetti al settore, vengono riservate alle emergenze. Trattandosi di “soluzioni ponte”, si caratterizzano per un elevato turn-over, oltre che per tempistiche di breve durata.

Com’è possibile accedere

Per chi fosse interessato, sarà necessario fare riferimento alternativamente alle cooperative Spazio Aperto Servizi, Cascina Biblioteca o anche al Ristorante solidale Ruben. Le selezioni vengono, in linea di massima, gestite dalla cooperativa Spazio Aperto Servizi. Sono infatti sempre molte le domande che pervengono a seguito degli avvisi pubblici. Una caratteristica che resta costante, per i vari alloggi, è il canone di locazione ben inferiore alla media degli analoghi progetti di housing sociale. Questo stando a quanto dichiarato da chi gestisce tali soluzioni. Una realtà, questa dell’Housing Sociale, che viene sempre più preso di mira e che merita un’attenzione costante.

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