Perchè fa bene tenere certe pietre accanto al monitor del computer

Perchè fa bene tenere certe pietre accanto al monitor del computer

Perchè fa bene tenere certe pietre accanto al monitor del computer? “Similia similibus curantur” vale a dire “i simili si curino con i simili”. Una locuzione di matrice latina che sta alla base della medicina omeopatica. Ed infatti quei microgranuli bianchi, dal sapore zuccherino, e dal costo non indifferente, sono tutti di origine esclusivamente naturale. Una natura, in questo specifico caso, benigna che si prende cura degli esseri umani.

Quindi non un’azione di contrasto come quella della medicina tradizionale, bensì una sorta di affiancamento per stimolare le naturali capacità di rigenerazione dell’individuo. Un principio che molto estensivamente potrebbe allargarsi anche ad altri ambiti, additati come generatori di disturbo all’essere umano. Pensiamo solo ai mal di testa, o all’abbassamento della vista e agli occhi arrossati a cui va incontro chi passa ore e ore davanti ai computer. Ebbene, le pietre potrebbero essere di considerevole sollievo. Vediamo quindi di approfondire perché fa bene tenere certe pietre accanto ai monitor dei computer.

I benefici della cristalloterapia

Stando a quanto sostenuto da chi studia e maneggia i cristalli quotidianamente, le cosiddette “pietre”  nascondono un cuore vitale. Quindi i cristalli, variamente combinati, contengono tutti gli elementi della materia vivente. Sono cioè pietre vive nel vero senso della parola. Una vitalità in grado addirittura di rigenerare le “pile scariche” delle persone esposte per lungo tempo alle forti cariche elettromagnetiche . Le stesse che emanano dai monitor dei personal computer. Seguendo questa scia di pensiero, allora basterà munirsi di un qualsiasi ciottolo di fiume e piazzarlo accanto ai monitor? Non propriamente. Vediamo quindi quali, tra le varie rocce, sarebbero le “reginette” di cui circondarsi!

Perchè fa bene tenere certe pietre accanto al monitor del computer

Secondo studi scientifici condotti e sperimentati da esperti di mineralogia, le pietre appartenenti alla famiglia dei quarzi sarebbero particolarmente adatte. Questo grazie alla loro capacità di condurre corrente elettrica ed al loro potere di assorbimento. L’effetto sarà quello di liberare l’ambiente soggetto ad un vero e proprio inquinamento  da radiazioni elettromagnetiche  emesse dai vari apparecchi. Sul podio delle “pietre amiche” vanno fatte salire anche la tormalina nera, l’ametista e il cristallo di rocca. Tutte, peraltro, facilmente reperibili sul mercato a prezzi contenuti. Una volta individuata quella che fa più al caso personale, basterà posizionare la pietra accanto alle fonti di radiazioni e darle carta bianca. Penserà a tutto lei!    

   

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