Perché è usanza mangiare la prima pastiera dell’anno nel giorno dell’Epifania

pastiera

Spesso si mischia la religione con alcuni aspetti della nostra vita quotidiana. Infatti, alle date delle ricorrenze religiose spesso sono legate alcune tradizioni anche culinarie e delle usanze ed abitudini. Ora infatti, spieghiamo perché è usanza mangiare la prima pastiera dell’anno nel giorno dell’Epifania.

La pastiera è un dolce tipico della pasticceria napoletana a base di pasta frolla, grano, ricotta e uova e dal profumo intenso dei fiori di arancio.
È  un dolce ricco e saporito, con un ripieno corposo e cremoso, dal colore caramello chiaro.
In molti credono che questo dolce sia tipico del periodo pasquale ma, in realtà non è così.
In Campania, nel giorno dell’Epifania, oltre a mangiare dolciumi, carbone di zucchero, cioccolatini e caramelle che in genere riempiono le calze per i più piccini, è usanza preparare la pastiera di grano.
Nella penisola Sorrentina, la tradizione chiama questo giorno “Pasqua Epifania” e si deve almeno mangiare una fettina di pastiera, così come vuole la tradizione napoletana.

Ma perché è usanza mangiare la prima pastiera dell’anno nel giorno dell’Epifania?

Il motivo di questa tradizione è da ricondurre  alla religione e lo spieghiamo in modo molto semplice  e breve.

La parola befana deriva dal greco epiphaneia, che significa apparire, venuta, presenza divina.  L’Epifania, secondo la religione cristiana, è la prima preannunciazione alla Pasqua, è la festa cristiana che celebra la rivelazione di Dio agli uomini nel suo Figlio, e  del Cristo ai Re Magi.
La pastiera, non è solo il tipico dolce napoletano del periodo pasquale perché, i suoi ingredienti, secondo l’antichità, sono il simbolo del rinnovarsi della vita.
Tra i suoi ingredienti c’è la ricotta bianca che simboleggia la purezza.
Le uova e il grano, indicano invece una vita nuova.
La sua forma circolare, raffigura l’infinito e le strisce con cui viene decorata, simboleggiano la croce de Gesù.

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