Perché diffidare di chi beve il caffè amaro secondo una ricerca scientifica dell’Università di Innsbruck  

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Quante volte avete preso bonariamente in giro un conoscente o un amico che beveva il caffè amaro? A tutti quanti è successo, almeno una volta, di pensare che fosse strano bere la bevanda italiana per eccellenza senza zucchero. Quante volte ci abbiamo scherzato sopra e abbiamo pensato che ognuno è libero di fare a modo suo. Ma, forse, abbiamo fatto male a non prestare attenzione a questo piccolo particolare che può aiutarci a capire chi abbiamo intorno. Scopriamo assieme perché diffidare di chi beve il caffè amaro secondo una ricerca scientifica dell’Università di Innsbruck.

Ecco spiegato perché diffidare di chi beve il caffè amaro secondo una ricerca scientifica dell’Università di Innsbruck

Nel 2015 i ricercatori dell’Università di Innsbruck hanno fatto una interessante ricerca riguardante il caffè. Nella stessa venivano messi in relazione i tratti caratteriali di una persona con la sua predilezione per il caffè, amaro o zuccherato. I risultati sono stati talmente significativi da essere pubblicati sul giornale accademico internazionale “Appetite”. La ricerca sottolinea, infatti, che chi beve il caffè zuccherato o ingentilito dal latte presenterebbe dei tratti della personalità più gentili e socievoli. Al contrario, chi preferisce bere il caffè amaro avrebbe delle latenti tendenze sadiche o psicopatiche. In particolare, le persone dalla bocca amara sarebbero più inclini a infliggere delle piccole dosi di dolore a chi gli sta attorno ogni giorno. Lo studio sarebbe, inoltre, applicabile a tutti i cibi consumati. Risultato? Se conosci qualcuno che preferisce i cibi amari a quelli dolci è meglio che inizi a preoccuparti.

Ma sarà vero?

Prima di prendere delle decisioni di cui potreste pentirvi, però, leggete quanto detto dal professor Meyers, docente di psicologia della Roosevelt University di Chicago. Il docente universitario ha, infatti, cercato di approfondire le analisi condotte dai suoi colleghi austriaci, riscontrando delle forti incongruenze nello studio. Nello studio austriaco sono, infatti, presenti solamente piccole corrispondenze tra i tratti della personalità e il consumo di cibi. Ulteriori ricerche sarebbero necessarie per confermare o smentire l’ipotesi.

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