Perché chi mangia la bagna càuda può rischiare l’isolamento sociale?

aglio

Uno dei piatti più conosciuti se si pensa alla tradizione culinaria piemontese è la bagna càuda.

Sostanziosa pietanza, originaria del basso Piemonte, perfetta per queste fredde giornate autunnali.

Il significato etimologico del suo nome è salsa calda e si presenta, in effetti, come una gustosa salsa bollente in cui è possibile intingere verdura ma non solo.

La storia

All’inizio era un piatto diffuso principalmente tra i contadini dal momento che aristocratici e i nobili ne odiavano il sapore per via dell’aglio.

Oggi viene spesso servita nei ristoranti e nelle trattorie piemontesi.

Ottima per accompagnare le classiche verdure di stagione quali cardi, cavolfiori, peperoni e patate.

Per un piemontese preparare e mangiare la bagna càuda non è solamente un fatto di nutrimento ma si trasforma, soprattutto, in un rito conviviale.

Originariamente durante questo rito i commensali mangiavano insieme intingendo nello stesso recipiente i pezzi di verdura.

Oggi, per questioni igieniche, si preferisce utilizzare dei recipienti singoli.

Ma perché chi mangia la bagna càuda può rischiare l’isolamento sociale?

La risposta si trova negli ingredienti utilizzati.

Esistono diversi tipi di ricetta per preparare questo piatto, starà al singolo decidere se utilizzare solo gli ingredienti principali o aggiungere latte o panna.

I segreti di questo piatto sono acciughe e aglio.

Ci si chiederà perché le le acciughe dal momento in cui è diffusa in un territorio montano.

La curiosità è che le acciughe sono sempre state molto diffuse nel basso Piemonte dal momento che venivano direttamente importate dalle vicine saline provenzali.

Come cucinare la bagna càuda

Per prima cosa è utile occuparsi delle acciughe sotto sale che, prima di essere pulite, vanno dissalate.

Questa operazione si effettua lasciandole in acqua fredda per 2-3 ore e cambiando spesso l’acqua.

Mentre le acciughe si dissalano si possono cominciare a sbucciare le teste d’aglio (solitamente sei).

Dopo essere state sbucciate vanno tagliate a fettine e inserite in un pentolino con 100 grammi di olio d’oliva.

Dopo aver cotto l’aglio per alcuni minuti a fuoco lento andranno aggiunte le acciughe, continuando a mescolare per circa una mezz’ora.
Si tratta di un piatto molto particolare che potrebbe risultare difficile da digerire, per questo in molti preferiscono utilizzare una ricetta alternativa che contempla l’utilizzo di latte.

Il latte permette all’aglio di addolcirsi per evitare, così, problemi di digestione.

Ecco svelato quindi perché, a causa dell’aglio e dell’alitosi che ne consegue, chi mangia la bagna càuda può rischiare l’isolamento sociale.

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