Perché banche e usura sono connesse in un circolo vizioso di cui potremmo essere tutti vittima?

Banche

Perché banche e usura sono connesse in un circolo vizioso di cui potremmo essere tutti vittima? Non è una forzatura. Banche e usura sono direttamente connesse in un perverso circolo vizioso. Circolo che le prime contribuiscono ad alimentare con i loro perversi comportamenti e giudizi. Che non possono che portare, spesso, alla seconda, soprattutto in questo periodo. Ma come è possibile che ciò sia vero? Perché banche e usura sono connesse in un circolo vizioso? Cerchiamo di capirlo.

Perché banche e usura sono connesse in un circolo vizioso di cui potremmo essere tutti vittima?

Sapete quanto aveva destinato il Governo per la lotta all’usura, prima dell’emergenza Covid-19? 5,5 milioni di euro. Briciole. Sapete a quanto ha portato questa cifra con i vari decreti? 10 milioni. Sempre briciole. Diciamolo chiaramente. Come faranno le famiglie, in questi mesi di difficoltà, a pagare le rate del mutuo? Perché queste attuali condizioni sono quelle di persistenti e stringenti difficoltà economiche. Perfette per far capitolare famiglie e imprese verso gli usurai. Usurai 2.0, verrebbe da dire. Perché le condizioni sono diventate persino vantaggiose. Ed i soldi immediatamente disponibili. E così facendo le famiglie e le imprese si rovinano.

Le prime perché, illogicamente, sperano di cambiare la situazione. Magari non solo rivolgendosi agli usurai, ma anche giocando d’azzardo. E così si stringono il cappio al collo ancora più stretto. Perché il gioco d’azzardo è l’anticamera dell’usura. E la causa prima dell’indebitamento e del ricorso al prestito usurario. Le seconde, perché il rivolgersi agli usurai è, spesso, il modo più veloce per vedersi scippare un’impresa da parte del crimine organizzato. Anche di dimensioni rilevanti, a volte.

L’usura

Ma cosa c’entrano in tutto questo le banche? C’entrano, c’entrano. Come riferisce anche la Consulta Nazionale Antiusura, infatti, i ritardi ingiustificati degli istituti bancari alle approvazioni delle pratiche di finanziamento peggiorano la situazione. Pensate alla situazione. Siete in difficoltà economica. Avete perso il lavoro. Problemi in famiglia. La cassa integrazione basta appena per le persone, ma non per il mutuo. Chiedete un finanziamento alla vostra banca. Che tentenna. Che prende tempo. Ed intanto i giorni passano. E magari la prima rata scade e ricevete la prima fastidiosa telefonata. A quel punto, rivolgervi a quel tizio che conosce il vostro amico, a cui l’ha presentato suo cugino… è un attimo. E la banca, magari dopo che l’usuraio vi ha dato i primi soldi, vi risponde che ancora ci sono problemi, forse telematici. Che il capo area sta prendendo visione della cosa, ma si faranno sentire presto. Il resto vien da sé.

Pensiate che stiamo esagerando? Affatto. E le banche hanno anche un’altra colpa. Spesso cedono i crediti in sofferenza di mutui prima casa ad aziende terze. Aziende specializzate nel recupero crediti che non appartengono al gruppo bancario dove sono sorti problemi per il mutuo. Aziende che mettono in campo comportamenti aggressivi e predatori. Finalizzati ad una sola cosa: prendere possesso dell’abitazione. Altro che semplice circolo vizioso…

Ho romanzato la situazione o è  probabilmente così? Il Lettore si può fare il suo giudizio.

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