Perché aprire un conto corrente all’estero per mettere al sicuro i propri risparmi

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Sfatiamo un mito e facciamo chiarezza: aprire un conto corrente all’estero è perfettamente legale. Purché lo si dichiari al Fisco. Il denaro posseduto da ciascuno di noi guadagnato legalmente è di sua proprietà e ne può fare ciò che vuole.  E allora proviamo a capire perché aprire un conto corrente all’estero per mettere al sicuro i propri risparmi.

Perché aprire un conto corrente all’estero per mettere al sicuro i propri risparmi

Il denaro ottenuto attraverso un’attività lecita, e dopo averne pagato le tasse, può essere impiegato come più si preferisce. Compreso quello di depositarlo in una banca estera. D’altronde Fiat ha una sede legale a Londra e una sede fiscale in Olanda. Ovviamente perché è fiscalmente più conveniente rispetto all’Italia. Se lo può fare Fiat perché voi non dovreste avere un conto corrente all’estero?

Il punto è un altro. Aprire un conto corrente all’estero che vantaggi offre? E ci salva da patrimoniali e prelievi forzosi? La normativa fiscale impone che all’Agenzia delle Entrate vengano dichiarati i valori mobiliari e immobiliari posseduti fuori dall’Italia. Quindi è obbligatorio indicare nella dichiarazione dei redditi quanti conti si hanno all’estero e l’ammontare. Un conto corrente all’estero non salva da nessuna patrimoniale (ci sono altre soluzioni). E non salva da prelievi forzosi. In teoria.

Vediamo meglio questo punto

Ma allora ha senso aprire un conto all’estero?

Ma allora conviene aprire un conto corrente all’estero? Si per 2 motivi. Motivo 1. La sicurezza del patrimonio. Se avete molta liquidità, la solidità di un colosso bancario straniero, non necessariamente americano, ma anche europeo, è una garanzia per i vostri soldi. E’ vero che in Italia il Fondo Interbancario di Garanzia garantisce fino a 100mila euro, ma se la liquidità è ingente, si dovrebbero aprire più conti correnti. Un unico conto all’estero su una banca solida potrebbe essere una soluzione più semplice.

Motivo 2. Può avere senso aprire un conto all’estero per sfuggire a un eventuale prelievo forzoso. Ma solo se la banca è in un paese fuori dall’Eurozona. E’ vero che è sempre necessario dichiarare i conti correnti detenuti all’estero. Ma anche vero che applicare un eventuale prelievo forzoso su un conto corrente di una banca estera potrebbe risultare più complicato.

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