Per un avanzamento di carriera i laureati in giurisprudenza non possono perdere questo concorso

concorso lavoro

Oggigiorno non basta essere in possesso di una laurea per ottenere un buon posto di lavoro, bisogna anche saper cogliere le occasioni. Alcune di queste derivano dalla messa a bando di concorsi pubblici, la cui partecipazione per quanto impegnativa può comportare grandi soddisfazioni. È il caso dell’imminente concorso per dieci procuratori dello Stato annunciato sulla Gazzetta Ufficiale.

Per un avanzamento di carriera i laureati in giurisprudenza non possono perdere questo concorso

Il concorso per poter ambire a essere uno dei dieci procuratori è riservato a chi ha ottenuto la laurea in giurisprudenza tramite un corso specialistico, magistrale o di durata non inferiore ai quattro anni.

Tra gli altri requisiti richiesti, la cittadinanza italiana con il pieno possesso dei diritti civili-politici e una condotta irreprensibile. Inoltre, necessario non aver superato i trentacinque anni di età, il possesso di idoneità fisica e non essere mai stati sollevati da cariche pubbliche. Altresì, sono esclusi coloro giudicati non idonei per due volte durante le procedure analoghe passate.

Il bando scadrà il prossimo 19 ottobre, l’iscrizione deve avvenire entro tale termine in via telematica sul portale dell’Avvocatura dello Stato. Coloro in possesso di comprovate minorazioni visive, però, potranno inoltrare la domanda di partecipazione in formato cartaceo. Tutti i candidati per risultare regolarmente iscritti dovranno versare 15 euro di spese di segreteria.

Quali sono le prove

Il concorso per procuratore si basa su tre prove scritte e una prova orale. Gli scritti saranno tre temi teorico-pratici rispettivamente concernenti: diritto privato e processuale civile, diritto e procedura penale, diritto amministrativo sostanziale e processuale. Durante gli stessi sarà possibile la consultazione di codici ma privi di note.

Per l’orale finale, oltre alle materie già citate, ci si deve preparare anche su altre: diritto costituzionale, diritto internazionale privato, tributario, diritto dell’Unione Europea, diritto del lavoro e in più su elementi di informatica giuridica. Per superare le prove il punteggio minimo richiesto è di sei decimi.

Gli scritti si terranno nella provincia di Roma e avranno una durata di 8 ore, ma la prima prova potrebbe anche essere distaccata e anticipata rispetto alle altre. L’orale invece avrà sede a Roma.

Ulteriori dettagli circa luoghi e orari si troveranno sulla Gazzetta Ufficiale 98 del 10 dicembre 2021. Poiché non riceveranno altro avviso, è bene che i candidati vi prestino attenzione.

Per un avanzamento di carriera i laureati in giurisprudenza non possono perdere questo concorso che potrebbe dar loro grandi risultati. In palio vi è un ruolo di tutto rispetto, al quale vale pienamente la pena ambire.

Indichiamo poi altre strade professionali che i laureati in Giurisprudenza possono valutare: quella di DSGA e di procuratore sportivo.

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