Per sapere quando potremmo andare in pensione ecco un utilissimo strumento fornito direttamente dal sito INPS

pensione

Quando si parla di pensione si è sempre un pochino scoraggiati. Un sentimento che non accompagna soltanto i più giovani, che temono che questo momento per loro non arriverà mai. Anche chi si avvicina un po’ di più all’età pensionabile può trovarsi a navigare a vista, senza aver davvero contezza di ciò che lo attende.

È così che si fanno continue ricerche online, ci si rivolge spesso ai CAF o ai consulenti per cercare di capirne di più. Anche in questi casi l’iter può non essere semplice, poiché a causa della pandemia molti uffici lavorano a ritmi ridotti e su appuntamento.

Ecco che a volte il tema pensioni può sembrare davvero complesso.

Per questo da oggi Inps ha messo a disposizione direttamente dal suo sito uno strumento davvero utilissimo che potrebbe venire incontro a tanti.

L’Applicativo ha un nome che è tutto un programma: Pensami.

Quest’acronimo nasce dall’unione di alcune parole chiave estremamente significative, ovvero pensione a misura. È dunque piuttosto diffusa la consapevolezza della complessità di certe procedure e della loro scarsa accessibilità.

Di contro, oggigiorno sempre più persone si stanno abituando, chi prima chi dopo, ad un processo di digitalizzazione ormai in pieno corso.

È così che tutto ciò che è smart non è più unicamente ad appannaggio dei giovani e dei giovanissimi.

Per sapere quando potremmo andare in pensione ecco un utilissimo strumento direttamente dal sito INPS

Uno strumento che interviene in questo senso, cioè per sapere quando potremmo andare in pensione, non può che essere una grande risorsa.

Pensami è piuttosto intuitivo, tuttavia se si dovessero riscontrare difficoltà basterà chiedere un aiuto a figli o nipoti, ma dovrebbe non essere necessario.

Dalla apposita sezione del sito inoltre è possibile accedere ad approfondimenti ed informazioni necessarie all’utilizzo.

Come funziona

 Pensami è sostanzialmente un simulatore, che sulla base delle informazioni fornite dall’utente è in grado di stimare la propria sorte pensionistica.

Il tutto si articola su 3 passaggi, nei quali oltre ad indicare alcuni generici dati personali va indicata la propria condizione contributiva.

In un passaggio è possibile anche indicare tutte quelle condizioni, come ad esempio il servizio militare, che potrebbero influire sul risultato.

Ecco, dunque, che in pochi semplici passaggi e con qualche dato alla mano possiamo avere una stima di massima sull’inizio dell’erogazione della nostra pensione.

È così che nel marasma di Opzione donna, Quota 100, Quota 102, possiamo avere supporto direttamente dal sito dell’Istituto.

Un passo avanti non solo per la Pubblica Amministrazione, ma anche a favore della digitalizzazione dei cittadini, sempre più smart e social. Ben venga dunque se queste capacità in via di sviluppo possono anche semplificarci la vita e darci risposte.

Lettura consigliata

Opportunità di lavoro a tempo indeterminato per 60 tra diplomati e laureati in una prestigiosa Agenzia nazionale

Consigliati per te